
“Valvola” è il primo EP di Roberta Carrese in arte Carrese, cantautrice e finalista di The Voice of Italy nel 2015, anticipato dal singolo “Squali” feat. Gemello. Nato dalla convalescenza a seguito di un’operazione al cuore, in cui è stata sostituita una valvola, l’EP di Carrese è prodotto da Marta Venturini, Cristiana Dalla Vecchia e Francesco Fioravanti.
“Ho sempre inteso la musica come una forza prorompente, come il convergere di emozioni e sensazioni diverse che determina la rottura di ogni valvola di sicurezza, di ogni atto di prudenza – racconta Carrese – Il progetto ha preso forma proprio durante la mia convalescenza dopo un’operazione al cuore, in cui mi è stata sostituita una valvola, ed è così che questo nome ha assunto un significato importantissimo che volevo abbracciasse le mie canzoni”.

Ciao Roberta! Partiamo dal 2015, dalla finale di “The Voice of Italy”. Hai affermato che “il talent è stata un’esperienza di crescita, un punto di partenza e mai di arrivo”. Ora, in che fase della tua esperienza artistica pensi di essere?
Penso di essere in continua evoluzione, nell’arte e nella vita personale. Credo non ci possa mai essere un punto di arrivo, mi piace pensare alle trasformazioni continue, agli adattamenti.
I brani del tuo primo EP “Valvola” sono nati da una convalescenza a seguito di un’operazione al cuore, in cui è stata sostituita una valvola. Vuoi raccontarci di quel momento?
L’operazione al cuore mi ha fatto scoprire una parte di me che non conoscevo, tenace e guerriera. Ho avuto modo di focalizzarmi solo su di me e di lasciarmi alle spalle tante brutte energie e situazioni che non mi facevano star bene. L’EP è il frutto di un periodo che va da prima a dopo l’operazione e racchiude tante emozioni e storie diverse. “Valvola” oggi per me significa “rinascita”.
“Squali” apre l’EP e descrive il tuo andare a fondo. Come nasce il testo? E perché hai scelto Gemello come featuring?
Ho scritto “Squali” in uno dei momenti più bui degli ultimi mesi in cui ho fatto fatica a galleggiare. È stato fondamentale il tocco di Gemello che per questa collaborazione ha avuto un’anima molto somigliante alla mia.
Dopo passi alla spensieratezza di “Stare Bene” e alla nostalgia di “Radici”, due momenti che parlano di felicità e amore. Sono dedicati a qualcuno in particolare?
Le mie canzoni sono sempre dedicate a qualcuno in particolare. Poi nel tempo diventano ricordi, momenti di vita messi in musica e non associo più le persone ai brani. Mi piace avere l’opportunità di fermare il tempo e racchiuderlo in piccole scatole che sono le canzoni.
Hai scritto “Freud” dopo un concerto di Cosmo. Quali sono i tuoi riferimenti artistici?
Sì, l’idea di “Freud” nasce dopo un concerto di Cosmo, che è uno degli artisti a cui mi ispiro. Mi sento vicina all’indie pop italiano, ma adoro anche la musica elettronica e mi piacerebbe un giorno produrre dei brani meno cantati e più strumentali.
“Fuori Contesto” tocca molto le atmosfere anni ’80 di Alan Sorrenti e Lucio Battisti. Canti: “Io voglio il mare, tu soltanto un altro salvagente”. Chi è questo qualcuno che ha reso la tua aria ‘afosa’?
“Fuori Contesto” è un brano abbastanza vecchio. Lo scrissi qualche anno fa e ho deciso di metterlo in questo EP perché mi sento ancora in quel mood. Oggi ogni cosa o persona “fuori contesto” non può far parte della mia vita. Ho capito l’importanza della mia serenità e ho imparato a proteggermi dalle cose che mi fanno male.
“Sud America” è un viaggio nella terra in cui hanno cercato fortuna i tuoi nonni e dove è nata tua madre. Il brano è nato dopo un sogno fatto nei mesi di quarantena ma tu sei mai stata in Sud America?
Non sono mai stata in Sud America. Mi piacerebbe visitare il Venezuela che è la terra dove è nata mia madre. Per ora l’ho solo immaginata.
“Fragole” porta un po’ di tenerezza e chiude l’EP. Vuoi tracciare un bilancio finale su questo progetto discografico e sugli ultimi anni della tua vita?
Devo dire che ognuno di noi in questi anni si è ritrovato a combattere con qualche “mostro”. La quarantena ad esempio per tanti è stata frutto di felicità e di scoperta di se stessi. Io l’ho trovata distruttiva e la fase economica annessa non ha aiutato a venirne fuori bene. Ma oggi posso ritenermi serena, ripresa, rinata. Sono contenta che il mio progetto sia uscito in questo momento, in cui la serenità che vivo mi aiuta a godere di ogni passo in avanti.

Leggi anche: Nina Nesbitt: “Mi Chiamano ‘Regina Di Ghiaccio’ Ma Sono Romantica. Coldplay? Duetto Inaspettato”
Leggi anche: Cara: “Il Mio Nome Per Lucio Dalla: In Bilico Tra Evasione E Staticità. Con Fedez? Scambio Umano E Musicale”
Leggi anche: Esposito: “Musicalmente Incoerente: Nella Mia ‘Panic Room’ Vivono Dinosauri E Difficoltà”