
“Senza Prime” è il primo singolo e video di Sexìle, nome d’arte di Cecilia Versari, giovane cantautrice di appena 18 anni. Si tratta della sua prima canzone scritta, nata dall’incontro con Andrea Rota (Ydea): “Senza Prime” racconta della «consapevolezza che può insinuarsi all’interno di una relazione per una percepita disparità di intensità e di impegno nei confronti delle piccole o grandi sfide quotidiane della vita».
La clip di “Senza Prime” è il racconto di due personalità che si incontrano. Da una parte una pigra e vuota, che spreca il suo potenziale ed è priva di stimoli e vive una realtà fatta di esteriorità, l’altra ricca di profondità e curiosità e con un ricco mondo interiore. Andrea (Ydea) interpreta la prima, Sexìle la seconda: l’artista ci porta così nel suo mondo interiore curioso e colorato e forse il più delle volte incomprensibile ma ricchissimo di stimoli.
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Ciao Sexìle! Come nasce “Senza Prime”?
Nasce per gioco e per amore. Io e Andrea (Ydea) ci siamo trovati nello studio di mio padre, lui era già da un po’ che sentiva un po’ di cose che stavo facendo e successivamente mi ha chiesto di fare qualcosa insieme. Dopo qualche settimana ero a casa sua a registrare.
Tu sei una che si accontenta della superficialità? Sei una persona pigra nell’amore e nei rapporti umani?
Per niente! Io voglio vedere le cose nel profondo, avvicinarmi a poterle vedere “davvero”. Pigra non di certo, cerco sempre di coinvolgere il partner in tutte le mie pazzie, forse il mio unico difetto nelle relazioni è quello di non riuscire a comunicare i miei sentimenti, i miei problemi o quello che mi strugge.
Hai solo 18 anni ma sei da sempre nel mondo musicale, anche grazie ai tuoi genitori. Com’è stata la tua infanzia?
La mia infanzia è stata meravigliosa, colorata, musicale, piena di parole importanti e di valori. poi è successo un episodio che mi ha completamente distrutto la “bolla” che i miei genitori mi avevano creato attorno, e dal quel momento la mia crescita è stata molto veloce.
Hai partecipato al mixaggio e mastering di “Volevo magia” dei Verdena. Che esperienza è stata?
Inaspettata, la descriverei così. Alberto mi aveva chiesto solo di ascoltare inizialmente, poi io ho dato la mia opinione e visione di come potesse suonare, ed è piaciuta! Lì è stato il momento nella quale ho capito che potevo far qualcosa nella musica, che potevo aver un posto e potevo essere ascoltata.
C’è un artista con cui vorresti assolutamente collaborare? Puoi sognare in grande.
Sampha. Lui penso che sia l’artista a cui sono più legata in assoluto. Poi Peter Gabriel, Jorja Smith, Little Simz e Mike Dean.

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