Giovedì 4 ottobre si è aperta la IX edizione di Spring Attitude, Festival di Musica Contemporanea e nuove sonorità, presso gli spazi del Mattatoio Testaccio a Roma per la prima volta in autunno.
Le due sale Teatro del mattatoio ospitano i tre spettacoli che inaugurano l’evento in collaborazione con Romaeuropa festival e Digitalive mentre nel foyer si consuma il djset dell’italiano SA Soundsystem e Kamilia Kard presenta nell’Acquario il suo ambiente in virtual reality.
RACCONTO GIORNO 2 – FRAH QUINTALE, GEMELLO, NU GUINEA
Quiet Ensemble – Back Symphony
La presentazione dice “un concerto sinfonico di oggetti semplici e meccanici che prende vita in un backstage”. Gli occhi vedono macchine (fari da palco nello specifico) che, modificate dall’uomo vivono di vita propria quando vengono lasciate da sole. In una sinfonia di luci, ombre e colori, i fari vengono privati della loro scocca e si mostrano nudi per incontrarsi al buio. I due Quiet Ensemble portano nel backstage le luci per lasciarle riposare lontane dall’occhio umano: qui inizia un continuo incontrarsi di luci e vortici sonori, si scontrano, cadono e raccolgono alleati per una battaglia silenziosa che alla fine li vede ascendere al cielo.
La sinfonia viene da dietro, da dentro, dal cuore delle macchine.
Marco Donnarumma w/ Margherita Pevere – Eingeweide
“Uomo e macchina lottano per accedere a una nuova forma d’identità ibrida”
Due corpi, un uomo e una donna completamente nudi in scena, guidati dagli algoritmi di un’intelligenza artificiale chiamata Amygdala. In un ambiente asettico i due corpi si snodano e prendono due percorsi diversi per imparare a camminare e a cadere, allontanandosi e poi ricongiungendosi alla fine. Un futuro post-apocalittico – un nuovo pianeta – tra Alita e Mad Max in cui i suoni dei movimenti dei performer sono trasformati e sintetizzati elettronicamente in un’esplosione uditiva immersiva per lo spettatore.
Roly Porter feat MFO visuals
Un viaggio nello spazio – vero e proprio “horror astralis” – in cui Roly Porter incontra i visuals di Marcel Weber (alias MFO). Sensazioni mistiche si incontrano tra luci e ombre, si vola su paesaggi innevati, montagne, deserti e campagne come in un elicottero virtuale che sorvola l’intero globo. I paesaggi passano veloci sotto gli occhi delle macchine mentre il fumo entra in gioco per (ri)animare le nuvole. Ultimo passo da fare è la completa fiducia verso i due performer che invitano i presenti a chiudere gli occhi per godere appieno delle luci stroboscopiche che irradiano l’iride di una luce sensazionale.