The French Fries: «Stimolati dal precario equilibrio, accomunati da estetica e contaminazione»

The French Fries

“Overtones” è il nuovo singolo dei The French Fries, progetto di Danilo Tasco dei Negramaro e Mia Meneghini, ballerina e coreografa, in cui il pop elettronico si unisce a melodie dal sapore swing.

Si tratta di un crocevia di suoni e suggestioni per un ritorno dall’impronta sonora riconoscibilissima dei The French Fries. Il testo ricorda l’importanza di amare innanzitutto se stessi per poter poi trovare il modo di aprirsi all’universo “un suggerimento sussurrato, ma non velato, a tenere gli occhi bene aperti sul proprio orizzonte: wide open eyes all along”.

Ciao ragazzi! Come nasce “Overtones”?
Ciao! Questo brano nasce dalla voglia di portare un po’ di sapore retró all’interno di un linguaggio musicale moderno, da lì la sfida di unire il nostro sound pop-elettronico a delle atmosfere swing, partendo proprio da un beat ternario. Il risultato è “Overtones”, che per questa particolarità si distingue dai nostri precedenti brani, mantenendone comunque la riconoscibilità. Anche il testo conferma l’introspezione del nostro linguaggio.

Avete descritto il brano come “ciò che si percepisce quando manca il terreno da sotto i piedi e si perde l’equilibrio”. Avete mai provato questa sensazione? In quale occasione?
Sì, come può capitare a tutti e nelle situazioni più svariate della vita. È una sensazione di precario equilibrio che stimola a farsi sempre delle domande e che fa sentire vivi. È una forma di forza propulsiva che fa parte dell’evoluzione personale di ognuno.

“Overtones” però è anche un invito a tenere ben aperti gli occhi sul proprio orizzonte. Ma qual è il vostro orizzonte?
Tutto ciò che ci circonda. Ognuno ha il proprio orizzonte nella vita e il brano parla dell’importanza di una certa consapevolezza per poterlo osservare in maniera lucida.

Il vostro primo singolo “The Door” risale al 2019. Ora, qualche anno dopo, credete che ci sarà la possibilità di vedervi sul palco insieme per presentare le vostre canzoni?
È una sfida con cui ci confrontiamo spesso, se accadesse saremmo i primi spettatori di noi stessi.

In questo progetto c’è qualcosa che vi portate dietro dalle vostre rispettive carriere?
Pur venendo da ambiti e linguaggi diversi, come lo sono i palchi rock e quelli della danza e del teatro, siamo sempre stati entrambi immersi nella musica e nella creatività. Ci accomunano il gusto per l’estetica e la contaminazione in genere. Le nostre pubblicazioni sono inevitabilmente il risultato dei nostri background.

The French Fries

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