
“U Carea” è il nuovo singolo di Eva Pevarello con la partecipazione del rapper romano Danno, membro dei Colle der Fomento. Si tratta di un brano crossover che anticipa “Questa Pelle”, il nuovo album dell’artista e tatuatrice, in uscita il 13 ottobre.
Composto e prodotto da Eva Pevarello, “U Carea” è il primo brano che porta con sé le caratteristiche gitane dell’artista. Il titolo in Sinto significa “Cosa fai?”, una domanda che Eva ha posto a se stessa quando ancora non aveva capito quale fosse la strada più giusta per lei. Il featuring con Danno è poi la realizzazione di un sogno della Eva adolescente, fan dei Colle Der Fomento.
Racconta Eva Pevarello: “Dopo essermi chiesta per anni “cosa stessi facendo” ho capito che la strada giusta non la dovevo cercare fuori ma dentro di me. Le nostre radici, il nostro vissuto, sono gli elementi che più ci caratterizzano e proprio per questo ho deciso di portare le mie origini gitane nella mia musica.”

Ciao Eva! Come nasce “U Carea”?
Ciao piacere! “U Carea” nasce poco dopo il mio arrivo a Roma. Tutto parte da un riff di sinth che ho scritto una notte: prima ho composto tutta la parte strumentale e poi in un secondo momento ci ho scritto sopra la melodia e il testo… mi capita spesso di partire dalla musica. “U carea” è stata una sorta di sfogo per me. Avevo bisogno di trovare la mia strada e la direzione giusta, quella che più mi rappresentasse.
Nel 2020 avevi pubblicato il brano in Sinto “Tine mal” e ora “U Carea”. Vuoi portare le tue origini gitane nella tua musica?
Ho capito che volevo fare musica nella maniera più sincera possibile e per fare questo dovevo portare tutta me stessa, comprese le mie origini gitane che alla fine sono il mio particolare, quello che mi rende diversa e hanno sempre avuto un peso importante nel corso della mia vita. Quando ho capito questo il primo pezzo che ho scritto è stato proprio “U Carea”.
Da sempre sei fan dei Colle Der Fomento e collaborare con Danno è la realizzazione di un sogno. Come vi siete conosciuti?
Abbiamo un’amica in comune e inizialmente ho chiesto a lei il contatto di Simone (Danno). Gli ho scritto una mail proponendogli questa collaborazione e lui mi ha risposto positivamente. Dopo qualche giorno ci siamo incontrati per conoscerci…da lì a poco ha scritto la sua parte cogliendo appieno il significato della canzone, non potevo essere più soddisfatta e felice! La sua poetica e il suo carisma hanno impreziosito molto il brano ed è stato davvero stimolante e prezioso lavorare con un artista di tale spessore. Mi ricordo da adolescente quando sotto palco ascoltavo i Colle Der Fomento e dicevo sempre a un amico, sognante e con un po’ di presunzione: “lo prima o poi farò un pezzo col Danno”… assurdo che dopo anni l’ho fatto davvero, e la cosa più bella è che da questa collaborazione è nata anche una bella amicizia. La musica quando c’è sintonia, connessione, ha un potere enorme!

È alle porte la nuova stagione serale di X Factor. Cosa ti porti dietro dalla tua esperienza?
X-Factor è stato determinante nella mia vita e nella mia carriera. Ho partecipato per gioco e senza alcuna aspettativa. Il talent mi ha permesso di capire che avevo le caratteristiche e le qualità per poterlo fare sul serio (la musicista intendo). Prima di X-Factor vivevo la musica come una grande passione ma non avrei mai pensato che potesse diventare il mio lavoro. Non credevo così tanto in me stessa e mi andava bene così. Con X-Factor mi sono messa alla prova come mai prima d’ora ed è stata una grande rivelazione, ho capito che potevo farcela e soprattutto che lo volevo.
Invece il 13 ottobre arriverà il disco “Questa pelle”, cosa dobbiamo aspettarci?
Questo è il mio primo disco/progetto da cantautrice, interamente auto prodotto. Per la prima volta emergono le mie origini gitane mescolate ad influenze che spaziano dall’elettronica alla black music e la psichedelia. Rappresenta lo spaccato tra tutto quello che c’è stato e la “nuova me”, è la mia rinascita. È un progetto coraggioso (non mainstream) scuro e carnale. Non ho mai avuto paura dei nuovi inizi. Questo è il mio nuovo inizio, l’ho voluto e cercato fortemente, liberandomi da tutte le etichette che gli altri cercavano di cucirmi addosso. Negli ultimi anni ci sono state diverse chiusure nella mia vita, tra cui quella con la major, che mi hanno permesso di raggiungere una certa consapevolezza e oggi mi presento da sola, libera e indipendente con un progetto che mi rappresenta al 100%.
