Canzoni, le migliori uscite della settimana (22 settembre)

Da Glen Hansard a Elodie, da Marco Mengoni e Franco126 a Renzo Rubino: ecco le migliori canzoni della settimana!

Glen Hansard – “There’s no mountain”

Il musicista irlandese Glen Hansard è tornato con il nuovo brano “There’s No Mountain”. La canzone punta al futuro, alla virtù di andare semplicemente avanti, nonostante i cataclismi globali e personali che potrebbero sfidare qualsiasi orbita stabile. Richiama anche “Forever Young” di Dylan. Il cantautore si esibirà il 12 novembre al Teatro Dal Verme di Milano per l’unica data italiana.

Marco Mengoni e Franco126 – “Un’altra storia”

“Un’Altra Storia è il nuovo singolo di Marco Mengoni con Franco126, il brano è estratto dall’ultimo album “Materia (Prisma)”. In “Un’Altra Storia”, scritto da Federico Bertollini (Franco126), Francesco Catitti e Davide Petrella e prodotto da E.D.D., Katoo e Benjamin Ventura, convivono la forza di affrontare intensamente i ricordi, alcuni vissuti intensamente e altri che non si ha avuto il coraggio di vivere per poter essere raccontati, e che quindi si possono solo idealizzare. Viscerale e carico di sentimenti, il brano rappresenta una presa di coscienza che spinge a custodire tutte quelle emozioni, positive e negative, che nonostante tutto caratterizzano ognuno di noi.

Elodie – “A fari spenti”

“A Fari Spenti” è il un nuovo singolo di Elodie scritto da Elisa con Marz & Zef che ne hanno curato anche la produzione. Dopo diverse hit da club, con il singolo “A Fari Spenti” Elodie prosegue la sperimentazione nel mondo del dance pop. La scrittura del brano fotografa l’evanescenza di momenti che hanno composto un rapporto.

Renzo Rubino – “La Madonna della ninna nanna”

Renzo Rubino cover singolo "La Madonna della ninna nanna"

Renzo Rubino è tornato con il singolo “La Madonna della ninna nanna” che apre un nuovo capitolo del suo percorso artistico. “La Madonna della ninna nanna” è un’invocazione ad una immaginaria Patrona del Sonno affinché faccia sopire sentimenti e istinti altrimenti complessi da gestire. “La Madonna della ninna nanna mette a dormire il malessere, accarezza gli stati d’animo turbolenti. Spegne il desiderio. La canzone è una sorta di scacciapensieri, una danza contro la paura di non essere accettati per quello che si è”, racconta Renzo Rubino. Il video, girato nella Valle d’Itria, vede un uomo solitario, schiavo di una quotidianità monotona in cui si insinua un pensiero, un chiodo fisso, rappresentato dai membri della Sbanda.

Bud Spencer Blues Explosion – “Insynthesi”

Bud Spencer Blues Explosion - Foto di Simone Cecchetti
Bud Spencer Blues Explosion – Foto di Simone Cecchetti

I Bud Spencer Blues Explosion, il duo formato da Adriano Viterbini e Cesare Petulicchio, tornano con “Insynthesi”, una canzone che esprime la sua allucinazione di rock, ultimo assaggio del nuovo album “Next big niente” in arrivo il 27 ottobre per La Tempesta Dischi. Il disco arriva a cinque anni di distanza dal precedente lavoro discografico. “Lo abbiamo realizzato con cura, ognuno nel proprio garage come da ragazzini, c’è un altro modo?”, ha raccontato il duo.

Santamarea – “Acqua bagnami”

Santamarea - Foto di Manuela Di Pisa
Santamarea – Foto di Manuela Di Pisa

“Acqua Bagnami” è il nuovo e secondo singolo dei Santamarea, band vincitrice dell’ultima edizione di Musicultura con il brano omonimo. Il nuovo brano è stato registrato questa estate per ironica, e spiacevole, coincidenza negli stessi giorni in cui le montagne siciliane andavano a fuoco distruggendo ogni cosa, è un brano potente. È l’urlo di chi va a fuoco, di chi rischia di bruciare tutto, di consumare ogni cosa per esplosione di vita. È la speranza che si fa strada, come una rondine invocata per portare la sera ristoratrice, mentre una voce sfida il cielo a mandare giù tutta l’acqua che può.

Marta Tenaglia – “Redemption/Incendio”

Marta Tenaglia

Terzo estratto dal nuovo disco della cantautrice milanese in uscita in autunno, “Redemption/Incendio” è una canzone di una purezza rara, vellutata e incandescente, in cui Marta Tenaglia si mette a nudo con coraggio e invita a non lasciare mai spegnere la nostra scintilla interiore, che spesso il mondo tenta di soffocare.

Eva Pevarello – “U Carea” feat. Danno

“U Carea” è il nuovo brano di Eva Pevarello con Danno. Si tratta del primo brano che porta con sé le caratteristiche gitane della cantautrice, nel suono, nel testo e anche nel titolo, che in Sinto significa “Cosa fai?”. Una domanda che Eva ha posto a sé stessa quando ancora non aveva capito quale fosse la strada più giusta per lei. “Le nostre radici, il nostro vissuto, sono gli elementi che più ci caratterizzano e proprio per questo ho deciso di portare le mie origini gitane nella mia musica. Vado molto fiera di questa canzone”, ha detto l’artista.

Gabriele Esposito – “Si M’Annamor”

“Si M’Annamor” è il nuovo singolo di Gabriele Esposito, un brano leggero e spensierato in cui l’artista racconta la paura che si prova nella fase dell’innamoramento. Racconta il cantautore: “Si m’annammor nun pare ‘a vita mí, m’aggio ‘mparato comme se fa a suffrí”. Le cose più belle, come innamorarsi, sono spesso quelle che ci fanno più paura. Amare ci rende vulnerabili, ci cambia al punto di non riconoscerci più e di non riconoscere la vita alla quale eravamo abituati”.

Demodée – “Sconosciuti”

La giovanissima e talentuosa cantante Demodée pubblica il suo singolo d’esordio “Sconosciuti”. Il brano racconta la fine di una relazione, quella fase in cui ormai i sentimenti sono arrivati al capolinea e non rimane più nulla. Tutto ormai è cambiato, la vita va avanti, ma da perfetti “sconosciuti”, come se non ci fosse mai stato niente di importante.

Marco Fracasia – “Mamma e papà”

“Mamma e papà” è il nuovo singolo di Marco Fracasia, una ballata intima e allo stesso tempo nervosa, che parte da un giro rarefatto di accordi di chitarra acustica à la Wilco per poi diventare tutt’altro, un incedere costante che cresce battuta dopo battuta, gonfiandosi fino ad esplodere in un beat drittissimo, di stampo quasi hip hop. “Mamma e papà” è una canzone che parla di crescita, che vuole essere rassicurante ma che in realtà non risparmia nessuna emozione e per questo arriva lì dove il fianco è più scoperto.

Jeson – “La cura sbagliata”

“La cura sbagliata” è il nuovo singolo di Jeson, artista e cantautore romano che unisce contaminazioni di generi differenti a una ricerca musicale accuratissima. Il brano affronta il tema della salute mentale, raccontato in prima persona dall’artista che racconta: “La cura sbagliata descrive il lungo periodo di terapia che ho affrontato. Ho deciso di interrompere un percorso durato mesi, nonostante avessi ancora un po’ di problemi da risolvere con me stesso, continuando ad assumere psicofarmaci solo per evitare il rischio di avere ricadute. Una medicina non risolve nulla senza una terapia, un dialogo, un lavoro su sé stessi, eppure la paura di fare un passo indietro è tanta. Da qui viene il titolo, La Cura Sbagliata. In questo brano ho voluto spiegare quanto l’amore può essere potente nella vita di una persona. Talvolta è tanto forte da riuscire a sostituire ogni farmaco. Sarò mai in grado di sentire l’effetto che ha su di me avere vicino qualcuno a cui tengo? Abbandonare quelle che sono ormai solo abitudini?”

svegliaginevra – “Gelatai”

“Gelatai” è il nuovo singolo di svegliaginevra che affronta la fine di una storia. È un dolce addio. È la consapevolezza che, purtroppo, l’amore non è abbastanza e non sempre si hanno il coraggio e la forza di ammetterlo a se stessi, di dire ad alta voce che la relazione sta giungendo al termine.
Il pop elegante di svegliaginevra trasporta l’ascoltatore in un mondo di ricordi, delle piccole cose che danno forma a una storia, nonostante le incomprensioni e oltre la ragione, ciò che ne resta, passato il tempo, è un dolce addio.

Ibisco – “Albanera”

“Albanera” è il nuovo singolo di Ibisco. L’artista lo racconta così: “Una canzone che vuole rovesciare l’inerzia del dolore, alimentando ogni fine di un nuovo inizio, offrendo uno sguardo che, elevando il proprio punto di vista, riveli un paesaggio chiarificatore, capace di convertire i tormenti in rare occasioni di risveglio dell’esperienza umana più profonda. Luce nera, calda, abbagliante. Nelle ombre che essa produce la certezza della consistenza, l’immagine della vita, organica, imperfetta.”

Friz – “Niente”

“Niente” è il nuovo singolo del rapper bolognese Friz. Il beat ondeggia tra analogico e digitale e le rime e il flow si trasformano in una sessione di autoanalisi, un flusso di coscienza fatto di ricordi e immagini vivide durante il quale si interroga sul senso di vuoto e di apatia che non riesce a scrollarsi di dosso: “Ho sempre avuto un pessimo feeling con la sveglia, peggio con il lavoro, forse ancora di più con le imposizioni e i dogmi sociali.Non sono andato dal terapeuta, mi sono messo davanti allo specchio e ho scritto questo pezzo.”

Ytam & Sami River – “POV”

L’immaginario pop di YTAM si unisce all’Alt pop di Sami River in un perfetto equilibrio che dà vita a “POV”. Quando una relazione finisce ci sono sempre due punti di vista, due versioni della stessa storia: da un lato la parte ferita, dall’altro chi pensa di aver preso la giusta decisione. In “POV”, i due point of view sono quelli dei due artisti, due mondi musicali differenti che si fondono in un perfetto equilibrio, che arriva come un abbraccio ad un amico nel momento del bisogno, quando la mancanza dell’altro prende il sopravvento

Archivio Futuro – “Buio universale”

“Buio Universale” degli Archivio Futuro è la rappresentazione musicale e satirica di una possibile deriva sociale umana. L’immagine che viene manifestandosi una volta accostate le due parole è quasi impossibile da mettere a fuoco. Parole ripetute e citate da un discorso del filosofo Galimberti, tratte da “Le cose dell’amore”, l’unico sentimento che può unirci e salvarci. Amore inteso come amore per la vita e non solo come legame. “Non avere la facoltà divina di poter calcolare l’infinito posiziona l’uomo all’interno della sua mortalità. Come reagire a tale verità? la saprà gestire tramite il raggiungimento di nobili valori, o tale croce lo porterà verso il buio e l’atrofizzazione dei sentimenti più puri? L’intento del brano è quello di sollevare questa tematica e di scuotere emotivamente l’ascoltatore.”

Colonne – “Settembre”

settembre

“Settembre” è la nuova canzone di Colonne, una ballad pianoforte e voce in cui l’artista varesotto rimane fedele alle proprie radici ben piantate nel mondo dell’emo d’Oltreoceano e d’Oltremanica. Colonne racconta: “Settembre è aggrapparsi, dopo essere stati rifiutati, alla speranza che l’altra persona possa improvvisamente cambiare idea. È anche rendersi conto che in realtà l’unica cosa da fare è accettare la realtà e andare avanti. Rispetto alle canzoni precedenti, Settembre ha quella vibe da ballad che solo piano e voce possono ricreare, senza rinunciare all’aggiunta di toni graffianti e ritornelli esplosivi che contraddistinguono il progetto”.

Sabù Alaimo – “Sconosciuti”

“Sconosciuti” è il nuovo singolo di Sabù Alaimo che affronta il tema della conoscenza di sé. Il testo, infatti, si sviluppa in una riflessione personale che coinvolge diversi aspetti della psiche dell’autore: uno è puramente rilegato alla personalità dello stesso, e quindi dell’accettazione di sé, con tutte le contraddizioni del caso; l’altro è quello che ha a che fare con il concetto junghiano degli archetipi, cioè quegli schemi o impostazioni della psiche già esistenti nella mente: “Tali impostazioni e immagini mentali sono quindi universali, cioè appartenenti a tutti gli individui, – racconta l’autore, citando Jung – indistintamente dalle esperienze di vita personali, è quello che il grande psicanalista chiamava inconscio collettivo. Tra i vari archetipi mi soffermo in quello del padre, impattando inevitabilmente nel dolore per la mancanza di questo, ovvero la mia ferita più grande, avendolo perso in tenera età. Sentimenti puri e comuni, dove tutti possono rivedersi, perché descrivono la bellezza della fragilità umana”.

Il Maestrale – “Medea”

Il collettivo mediterraneo di origini pugliesi Il Maestrale è tornato con il nuovo brano “Medea”. Il brano rappresenta la prima parte di φωνές (fonés dal greco, in italiano “voci”), una raccolta dedicata a voci lontane che affondano le origini nel mito e nella tragedia classica ma capaci di sussurrare anche agli uomini di oggi. Racconta il gruppo: “L’odio, l’invidia, la gelosia sono sentimenti umani che sembrano non poter tramontare mai, si svincolano dall’epoca di appartenenza e se la natura comanda, l’uomo, imperfetto di natura, può solo fondersi con essa e tentare di sopravvivere a tempeste, piogge e tormente.

Nudda e Chesma – “Ventidue”

“ventidue” è una ballata indie pop che unisce i mondi artistici di nudda con chesma, dagli stili diversi, ma che hanno saputo incontrarsi nel  mondo indie in questo brano che racconta di quanto sia difficile  lasciarsi alle spalle una relazione che infondo non sarà mai chiusa del tutto. Con la copertina ispirata al famoso quadro “la persistenza della memoria”, “ventidue” parla della persistenza della memoria che c’è in ognuno di noi quando l’amore della nostra vita finisce, e lascia dietro solo i segni della fine di un qualcosa che per noi non finirà mai.

Enea – “Astemio”

“Astemio” è il nuovo singolo dell’artista romagnolo Enea Pilotto, in arte solo Enea. Il brano nasce una sera, in un bar, quando tra una chiacchiera e l’altra viene fuori la frase “astemio, ero una volta”: da qui l’incipit che da il via, qualche tempo più avanti, alla stesura del testo del brano. Una canzone che tocca con gentilezza ma anche con incisività tematiche molto dolorose: l’alcolismo e quelle che possono essere le sue tragiche conseguenze.

JayDar – “Petrolio”

“Petrolio” è il nuovo singolo di JayDar. Il brano è scritto, prodotto e cantato dall’artista, che così lo racconta: “In Petrolio racconto la fine di una relazione con la consapevolezza di aver fatto degli errori, di essere stato vittima dell’invidia ma, nello stesso tempo, di aver imparato a vedere i colori nel buio…”.

Cortese – “Ipermetropia”

“Ipermetropia” è il nuovo singolo del cantautore pugliese Cortese prodotto da Molla. Il brano racconta il momento del distacco quando l’amore arriva ad un punto di non ritorno e si trasforma in altro, quando sospende il tempo come in un limbo dove tutti gli eventi legati a quella storia ripassano davanti agli occhi come in uno slow-motion e subentra il momento della consapevolezza, triste e inevitabile. L’artista racconta: “Questa canzone racconta la vittoria, seppur dolorosa, del ‘ciò che si vuole’ sul ‘ciò che si deve’, che in amore rappresenta la non assuefazione alle cose e quindi la vera onestà e libertà.”

1989. – “Innegabile”

1989. - Foto di Eliana Giaccheri
– Foto di Eliana Giaccheri

“Innegabile” è il titolo del nuovo singolo di 1989., artista cassinate, trapiantato a Roma, tra i pochi italiani presenti quest’anno allo Sziget. Si tratta di un pezzo dalle sonorità funk-breakbeat e dal ritmo incalzante, prodotto da Dog Dylan con la chitarra di Simone Sambucci e l’organo di Raffaele Bove. Partendo dalla frase ripetuta nel sample, nel testo spiega un concetto forse banale, che però reputa sempre interessante da ribadire nelle canzoni: “Niente e nessuno può dirti cosa puoi o non puoi raggiungere, l’unico limite sarai sempre e solo tu”.

Lorè – “Giuro giuro”

L’energia di Lorena Fanelli, in arte Lorè, cantautrice e musicista barese, torna a farsi largo con “Giuro Giuro”: un singolo dall’aspetto deciso, spumeggiante ed agrumato che, invero, custodisce al suo interno una realtà completamente diversa. L’artista racconta: “Il brano sottolinea come sia complicato ragionare nei momenti di poca lucidità , dove i ricordi e i momenti positivi prevalgono su quella che è la realtà effettiva”.

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