Picasso Cervéza: «Bilanciamo le influenze dei singoli per raccontare il nostro viaggio»

PICASSO CERVÉZA band

“Paura dei caccia” è l’EP di debutto del collettivo pugliese Picasso Cervéza. anticipato dai singoli “Faccia a faccia”, “Di domenica” e “Fragile (Affirmation)”. Una collezione di storie e aneddoti che catturano alti e bassi, lacrime e risate, caos e calma che hanno caratterizzato gli ultimi anni della band.

L’EP spazia in molteplici sonorità che sono il risultato di anni di sperimentazione: dall’hip-hop al pop passando per il jazz per culminare infine un rock liberatorio. 

PICASSO CERVÉZA "Paura dei caccia" EP copertina

Ciao ragazzi! Quando sono nati i brani di “Paura dei caccia”?
I brani sono nati tra il 2015 e il 2023 tra scrittura, produzione e scrittura e sono stati soggetti a diversi arrangiamenti e sperimentazioni in quanto l’obiettivo era quello di avere un prodotto variegato in generi e modo, pur mantenendo l’impronta caratteristica del progetto e rimanendo fedeli al concept dell’EP, ovvero raccontare il nostro viaggio.

Come mai avete scelto questo titolo per l’EP?
Il nome “Paura dei Caccia” è profondamente radicato in questo concetto essendo legato ad un aneddoto, proprio come ogni brano parla di un aspetto della nostra vita, aneddoti e storielle che abbiamo voluto raccontare in sette brani. Tutto nasce dal nostro “vicino”, un contadino che aveva la sua rimessa accanto alla nostra prima sala prove, che di tanto in tanto passava di lì con il suo trattore, i suoi cani che scorrazzavano per lo spiazzale e durante le pause in sessione di studio facevamo due chiacchiere, parlando del più e del meno. Ora, c’è da dire che quest’uomo parlava una lingua a metà strada tra il dialetto locale e un italiano stentato, e tra le cose che ci sono rimaste impresse c’era la sua solita domanda: “Paura dei caccia?”, domanda alla quale non abbiamo mai saputo dare una risposta in quanto non ne capivamo motivazioni. Solo mesi dopo abbiamo realizzato che la domanda in realtà era “Paura dei cani c’hai?”. Da lì la promessa che “Paura dei Caccia” sarebbe stato il nome del primo EP.

In “Anticonvenzionale”, i problemi d’amore si intrecciano al caos. Come nasce il brano?
Il brano nasce nel 2015, inizialmente il testo era molto più “preso bene”, parlava della serenità e spensieratezza che un diciannovenne prova nel trovare “quella giusta”, era ben delineata anche in termini di arrangiamento e struttura, un pezzo pop tendente al rock. Tuttavia, le cose non sempre vanno come ci si aspetta a diciannove anni e la storia da cui nacque questo brano finì molto male. Il brano era finito e ben strutturato, ma smettemmo di suonarlo dal vivo per dare spazio ad altri lavori più in linea con quello che stava diventando il nostro genere, più tendente al neo-soul e con influenze meno rock.
L’abbiamo riascoltato poi mentre raccoglievamo un po’ di materiale per capire cosa si potesse riutilizzare per l’EP, e intuitone il potenziale abbiamo scelto di riprenderla sotto una lente diversa. L’intenzione era quella di scardinare i canoni dei tormentoni estivi, optando per un funk che strizzasse l’occhio a Mac Miller mantenendo però un giro di accordi più legato alla tradizione cantautore italiana e che, soprattutto, si facesse portavoce di un messaggio vero e sincero che esulasse dalla mera voglia di estate ma che ripensasse con spensieratezza e nostalgia alle cose passate, senza sfociare nel rancore. È la nostra visione di pop, il nostro tormentone “anticonvenzionale”.

Le canzoni dell’EP si muovono tra hip hop, funky e soul. A quali artisti vi siete ispirati?
A questa domanda solitamente rispondiamo che ci siamo ispirati ai Picasso Cervéza (ridono). Scherzi a parte, più che artisti ai quali ci siamo ispirati possiamo citare quali siano state le nostre influenze, che sicuramente hanno dato tanto a ciò che suoniamo. Per dirne alcuni, e non in ordine di importanza ma per come mi vengono in mente posso dire a caso Pino Daniele, George Benson, Mac Miller, Tom Misch, Fabio Concato, Jamiroquai. La realtà è che la vera forza del genere dei Picasso Cervéza sta nel background musicale diverso e variegato dei singoli elementi del progetto. Fin dall’inizio la sfida è stata quella di soppesare le influenze dei singoli per creare un prodotto immerso in qui tutte le influenze siano riconoscibili senza mai dar l’idea di “brutta copia”.

Ci siamo divertiti a raccogliere tutti gli artisti e i brani che hanno portato alla creazione di “Paura dei Caccia” in una playlist che trovate sul nostro profilo Spotify, si chiama “Panda Parade: la playlist dei Picasso Cervéza”, consigliamo di dargli un ascolto.

“Di domenica” è un brano che profuma di Alex Baroni. Se foste stati degli artisti negli anni ’90, chi sareste stati?
Alex Baroni è il rimpianto della musica italiana, lo Stevie Wonder che ci meritavamo. La sua morte ha segnato il panorama musicale ma ha dato modo anche alle generazioni successive di apprezzarne il lavoro e prenderne l’eredità, il soul sta vivendo una seconda età dell’oro in questo paese e lo si deve anche e soprattutto a lui. Chi saremmo stati? Forse i Jamiroquai italiani o forse solo un altro gruppo che prova a farsi strada in un panorama saturo ma affascinante, in entrambi i casi saremmo stati contenti. Negli anni novanta, oltre ad Alex, muovevano i primi passi anche altri artisti che amiamo come la stessa Giorgia naturalmente con Pino Daniele nei panni di produttore, i Negrita, Neffa, Bassi Maestro e poi oltreoceano gli anni ’90 erano teatro della più grande faida nella storia dell’hiphop: Notorious VS 2Pac, che tempi magnifici per vivere la musica!

Dove possono arrivare i Picasso Cervéza? Ma soprattutto, dove vogliono arrivare?
Non siamo mai stati bravi con i pronostici ma ci piacerebbe arrivare a chi ci ascolta piuttosto che arrivare alla fama e ricchezza che tanti artisti ostentano. I brani contenuti in “Paura dei Caccia” spaziano in un orizzonte temporale che copre ben otto anni. Memori di questa esperienza e facendo tesoro degli insegnamenti che ci ha impartito siamo già al lavoro sulle prossime pubblicazioni, con la voglia a raccontare questo nuovo viaggio con la speranza che sia lui, con le sue emozioni e storielle ad arrivare.

Picasso Cervéza

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