Arctic Monkeys al Rock In Roma 2023: cambiare tutto per non cambiare nulla

Arctic Monkeys - Foto di Rock In Roma
Arctic Monkeys – Foto di Kimmika

Mancavano a Roma dal 2018, occasione in cui hanno suonato per due date consecutive alla Cavea dell’Auditorium Parco della Musica per presentare “Tranquility Base Hotel & Casino”. È stato un ritorno attesissimo per gli Arctic Monkeys al Rock In Roma (sold out con 34 mila persone), a dieci anni esatti dalla loro ultima partecipazione al festival, per presentare i brani dell’ultimo disco “The car”.

Il main stage della kermesse dell’Ippodromo delle Capannelle ha ospitato, prima della band guidata da Alex Turner, i live di Willie J Healy e The Hives.

Il racconto del concerto

“Sculptures of anything goes” dall’ultimo “The Car” apre la seconda data italiana degli Arctic Monkeys per poi trasportarci tutti di corsa nel 2007 con “Brianstorm”. Cambiare tutto per non cambiare nulla. Gli Arctic Monkeys sono così diversi da 16 anni fa, eppure così uguali. Alex Turner, ‘americanizzato’ da ormai quasi una decina d’anni non dimentica certo le sue origini brit-rock che, nel 2006, hanno portato subito sul tetto del mondo il gruppo, superando il record di vendite dei Beatles.

Sono passati 17 anni dal disco d’esordio, “Whatever people say I am, that’s what I’m not”, che qui, a Roma, viene ripercorso solamente con due canzoni, “The view from the afternoon” e “I bet you look good on the dancefloor”. Solamente tre i brani estratti invece da “The Car” (“There’d better be a mirrorball”, “Body paint” e “Sculptures of anything goes”) a evidenziare, oggi più che mai, che gli Arctic Monkeys sanno come far felici tutti i loro fan dal vivo. E proprio per questo “AM” (2013) è ancora il loro album preferito da suonare dal vivo: “Do I wanna know?”, la conclusiva “R U Mine?”, “Arabella”, “Why’d you only call me when you’re high?”, “Snap out of it” e “I wanna be yours”, amatissima dai fan.

Arctic Monkeys - Foto di Rock In Roma
Arctic Monkeys – Foto di Kimmika

Non c’è solo Alex Turner

Alex Turner è il frontman elegante e gentile, idolatrato a gran voce dai 34 mila fan di ieri e di oggi, tra i 15 e i 50 anni, presenti all’Ippodromo delle Capannelle di Roma. Ma la band non è di puro contorno, anzi. Matt Helders (batteria) su tutti, ma anche Jamie Cook (chitarra) e Nick ‘O Malley (basso), seguono – e molte volte coprono – i colpi di testa di Turner, che non potrebbe esistere senza i suoi fedeli colleghi/amici.

C’è meno Elvis nei movimenti di Alex rispetto a cinque anni fa. Ma c’è più voglia di suonare alcuni brani iconici della band, come “505”, “Fluorescent adolescent” e l’ammiccante “Cornerstone”. Anticipazione di un ritorno al sound del passato nel prossimo disco? Forse. Ma sicuramente ora c’è più voglia di guardare in faccia il pubblico e farlo divertire. Cosa che sembrava scomparsa nell’era di “Tranquility Base Hotel & Casino”. Poche parole per gli Arctic Monkeys, qualche ringraziamento veloce e poi via. Come un bel sogno in una notte d’estate.

Tutto cambia affinché nulla cambi: la nuova verità degli Arctic Monkeys

«Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi». Questa frase, estratta dal romanzo “Il Gattopardo” di Tomasi di Lampedusa (1958), è l’essenza dei ‘nuovi’ Arctic Monkeys: per salvarsi, è necessario un cambiamento. Ma il cambiamento deve avvenire dall’interno. Perché tutto deve rimanere com’è, se vogliamo che tutto cambi. Perciò se tutto cambia esteriormente, tutto rimane com’è ma se tutto rimane com’è, tutto può cambiare, invece, interiormente.

La scaletta del concerto degli Arctic Monkeys al Rock In Roma 2023

  1. Sculptures Of Anything Goes
  2. Brianstorm
  3. Snap Out of It
  4. Don’t Sit Down ‘Cause I’ve Moved Your Chair
  5. Crying Lightning
  6. Teddy Picker
  7. The View From the Afternoon
  8. Four Out of Five
  9. Why’d You Only Call Me When You’re High?
  10. Arabella
  11. Fluorescent Adolescent
  12. Perfect Sense
  13. Do Me a Favour
  14. Cornerstone
  15. There’d Better Be a Mirrorball
  16. 505
  17. Do I Wanna Know?
  18. Body Paint
  19. I Wanna Be Yours
  20. I Bet You Look Good on the Dancefloor
  21. R U Mine?

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