
“Non ti sopporto più” è il nuovo singolo di Senza Cri, nome d’arte di Cristiana Carella, giovane cantautrice vincitrice di Area Sanremo nel 2021 e selezionata tra i 12 finalisti di Sanremo Giovani. Caratterizzato da un mood grintoso, tendente al pop punk, dal brano emerge la grinta tipica dei vent’anni ma anche una malinconia che non smette mai di scorrere dentro di lei.
La canzone è «nata durante un anno di grossi colpi emotivi per la mia crescita artistica e umana – ha raccontato Senza Cri -. È una dedica alla musica, in cui ho sempre trovato la spalla su cui piangere, ma che talvolta ho realizzato essere la causa dei miei dolori».
Senza Cri ha trascorso un periodo lontana dalle scene, ma mai dalla musica. Ora è arrivato il momento di portare le sue nuove scoperte in musica: “Non ti sopporto più” è l’inizio di una nuova era per la cantautrice, l’inizio della ‘Generazione Senza’, «senza appellativi, senza definizioni, senza genere, senza scrupoli, senza artificio, senza limiti, senza tempo».

Ciao Senza Cri! Come nasce “Non ti sopporto più”? A chi è dedicata?
“Non ti sopporto più” nasce da un momento della mia vita che ha fatto parte di questo anno in cui io mi sono sentita schiacciata da tutte quelle cose che mi sono capitate. Cioè avrei voluto avere quel superpotere di Goku che a un certo punto alza le braccia e ogni cosa scompare. E allora ho detto basta, adesso si ricomincia. Sono contenta che la canzone effettivamente segni un un nuovo inizio. È una dedica a me, alla mia vita e a quello che stavo vivendo e ho superato.
Come nasce questa tua lotta alla malinconia che viene fuori dal brano? Mi ricorda lo spleen di Baudelaire e un po’ i poeti maledetti inglesi.
Guarda, mi chiamano poeta maledetto in effetti. La verità è che io da quando sono nata ho un malessere di fondo che non riesco a curare. Io vivo con questo malessere e mi sono abituata. Non è una cosa negativa perché poi ho saputo trarne cose buone. Quello che vorrei trasmettere attraverso questa canzone è che al di là di qualsiasi genere di malessere o di stato d’animo, noi scegliamo di essere felici a un certo punto. Mi sento molto soddisfatta della persona che sono diventata che che sono oggi sono soddisfatta di delle persone che ho intorno, delle strade che che ho scelto di prendere anche se all’inizio magari con un po’ di scetticismo.
Hai parlato di una ‘Generazione senza’, a cosa ti riferisci esattamente?
In un mondo in cui bisogna tutti etichettarci, io mi sento sempre quel pesce fuor d’acqua a cui piace stare fuor d’acqua. Voglio sentirmi libera di essere quello che mi pare, come mi pare e quando mi pare. Quindi vorrei rappresentare in qualche modo tutte quelle persone, quelle anime là fuori che si sentono come me. A volte però devi solo essere libero di poter cambiare idea e di poter cambiare strada senza doverti preoccupare di cosa penseranno gli altri. Perché la vita è solo tua.
Com’è nato il sound pop punk di “Non ti sopporto più”?
Io sono senza genere musicale, sai quando ti chiedono il tuo cantante preferito, ecco io non te lo so dire perché a me piace talmente tante tante cose. Non ho voluto vincolarmi, per me evolvermi e è alla base e il fatto che sia pop punk è perché già in fase di scrittura era così. La storia nasce da un dolore ma sfoga nel pop punk, che nasce come forma di ribellione. Era giusto fosse così.
Hai partecipato a Sanremo giovani 2021 con “A me”. Che esperienza è stata? Cosa ti sei portata dietro? Torneresti a Sanremo?
Certo che ci tornerei! Sono contenta perché mi ha portato fin dove sono oggi quindi ringrazio veramente tanto quel palco che mi ha fatto scoprire ancora di più chi sono.
Ma tu faresti un talent?
Crescendo ti rendi conto che questi palchi sono dei grandissimi trampolini, sono delle grandissime situazioni in cui uno si può divertire effettivamente. Quindi, perché no? Io ad oggi mi sento anche più libera di prima, magari prima avevo delle piccole costruzioni mie mentali, ora sono diventata grande. Comunque ad oggi quello che voglio fare con la musica è divertirmi.
C’è un artista italiano e/o straniero con cui faresti un featuring? E quali sono i tuoi artisti di riferimento?
Con molti farei un featuring. Soprattutto artisti del passato. Mi sarebbe piaciuto fare una canzone con Lucio Dalla. Io poi adoro Renato Zero, Fabrizio De André, Sergio Endrigo. Io sono una che ama vivere nel passato perché dal passato impari moltissimo.
E nel tuo futuro cosa ci sarà?
È questo il mio momento, sto progettando dei live e tante altre cose che non dico perché voglio lasciarvi con la sorpresa.
