Vinicio Capossela, le sue nuove “Tredici canzoni urgenti” per affrontare le urgenze del mondo

Vinicio Capossela - Foto di Guido Harari
Vinicio Capossela – Foto di Guido Harari

Affrontare le urgenze e le emergenze che affliggono la società umana. Questa la call to action di “Tredici Canzoni Urgenti”, ultimo album di Vinicio Capossela, anticipato dai brani” La crociata dei bambini”, “La parte del torto” e “All you can eat”.

“Tredici canzoni urgenti” è un disco musicalmente polimorfo, che contiene molti strumenti musicali, musicisti e ospiti, e che alterna diverse forme, dalla folìa cinquecentesca al reggae and dub anni ‘90. Ballate, waltz, jive e un cha cha cha costituiscono l’universo musicale di canzoni che nascono dall’urgenza di interpretare e dare voce ai problemi più stringenti del momento storico che stiamo vivendo: la violenza di genere, la cattiva educazione alle emozioni, l’abbandono scolastico, la delega da parte degli adulti all’intrattenimento digitale in cui versa l’infanzia, la cultura usata come mezzo di separazione sociale, il carcere inteso come reclusione senza rieducazione, il parossismo consumistico generato dal capitalismo predatorio.

Vinicio Capossela "Tredici Canzoni Urgenti" cover album

La genesi di “Tredici Canzoni Urgenti” di Vinicio Capossela

Il disco si compone di 13 nuove canzoni scritte fra febbraio e giugno del 2022 e registrate nei mesi seguenti, la diretta conseguenza del momento storico che stiamo vivendo. Canzoni che, nascono dalla necessità di affrontare e confrontarsi con le problematiche che affollano un mondo ormai supino, sprofondato sul divano di fronte alla continua spettacolarizzazione della realtà.

Da qui l’urgenza di testimoniare, di affrontare, di ricordare e urlare. Si parla di urgenza etica, urgenza educativa, urgenza esistenziale, urgenza di un nuovo umanesimo egualitario, urgenza di verità oltre le mistificazioni correnti. E al tempo stesso “Tredici canzoni urgenti” è la descrizione di come la parola Crisi possa diventare un Cambiamento collettivo. Brecht e Ariosto sono gli ospiti ideali di questo lavoro di Capossela.

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