Colapesce Dimartino: gli “Oracoli del Disagio”

Colapesce Dimartino - Foto Ansa
Colapesce Dimartino – Foto Ansa

“Bisogna cambiare tutto affinché nulla cambi” in questa frase simbolo della letteratura nostrana si nasconde il ventaglio d’azione del duo formato da Colapesce e Dimartino: “Gattopardeschi” in puro stile siciliano, come la loro terra d’origine.

Hanno aperto lo squarcio temporale a Sanremo 2021 con “Musica Leggerissima” per chiuderlo idealmente nel Festival 2023 con “Splash”. La ricetta viene rielaborata ma non muta nella sostanza Apparecchiano la tavola con un arrangiamento, una produzione che cattura e che ammalia, per poi portare gli ascoltatori dentro una realtà “sinceramente drammatica” fatta di testi acuminati: in grado di spiattellare una cifra di disagio non indifferente.

Dalla depressione di “Musica leggerissima” al peso delle aspettative di “Splash”, l’intervallo è ampio ma il passo è breve. “Istantanee riflessive” dalle quali non si può scappare, il controsenso che a volte inghiotte ma che serve a metabolizzare momenti non facili. “Parole senza mistero, allegre, ma non troppo…” come direbbero gli stessi Colapesce e Dimartino in un paradossale richiamo al piacevole “rumore delle metro affollate” rispetto a quello del mare.

Canzoni fatte per restare

Si parte col canticchiarle per gioco, per diletto e orecchiabilità ma poi. I testi prendono il sopravvento e l’ascolto diventa quasi un guardarsi dentro per cercare di fare i conti con sé stessi e liberarsi di qualcosa, nell’ampiezza di scenari in cui ci si ritrova davvero “come stronzi a galleggiare” o a cercare di “non cadere dentro il buco nero che sta ad un passo da noi”.

Colapesce e Dimartino ridefiniscono gli equilibri emotivi con un’invidiabile schiettezza: quella di chi non ha bisogno di urlare, ma sa toccare le corde giuste per far venire fuori quello che c’è da dire, il messaggio da far passare.

Colapesce Dimartino: Tappe Intermedie con Fabri Fibra e Ornella Vanoni

Dal 2021 al 2023 fissando un punto di appoggio in questo ideale ponte di ventiquattro mesi. L’antefatto è stato “Toy Boy” insieme alla grande diva, Ornella Vanoni nel 2020, poi, il check point a marzo 2022 con Fabri Fibra nel suo ultimo album “Caos”. Traccia numero 6: “Propaganda”, pezzo di grande potenza comunicativa che si appoggia sul featuring con Colapesce e Dimartino, in un ritornello rivelante e martellante.

La griffe ulteriore, la “risposta ad ogni tua domanda”: in tutti i sensi. Oracoli rivelatori e identitari come non mai. Strofe che certificano che quelle parole le avrebbero potute cantare solo loro.

“Dimmi cosa fai e ti dirò chi sei”

Colapesce e Di Martino sanno cosa fanno e soprattutto sanno chi sono, in un percorso musicale che sperimenta e che inevitabilmente si evolve, senza però mai perdere la bussola.

Come dei pugili prima lavorano ai fianchi, poi si avvicinano e infine colpiscono. Colpiscono le coscienze di questa “Povera Patria”, in un mood battiatesco che, in fin dei conti, li riporta alla sublime e iniziale impostazione siciliana.

Colapesce Dimartino - Foto Ansa
Colapesce Dimartino – Foto Ansa

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