
Torna dal 20 al 24 luglio a Roma la quinta edizione di Videocittà, festival ideato da Francesco Rutelli con la direzione creativa di Francesco Dobrovich che esplora le forme più avanzate dell’audiovisivo. Il Gazometro accoglierà per 5 giorni una sfera sospesa al suo interno con un diametro di 20 metri visibile gratuitamente: Luna Somnium, ispirata alla prima opera di fantascienza scritta da Keplero, e sarà presentata il 20 luglio, nella serata d’apertura, dedicata alla transizione digitale. Tra le performance: Mokadelic, Max Cooper, Daito Manabe, Mimesi, Sick Luke.
Leggi anche: Il Rock In Roma torna forte come non mai dopo due anni di stop: dai Måneskin a Blanco
Le Parole degli Organizzatori di Videocittà
<<Nella filmografia del secondo dopoguerra c’è sempre il gazometro e abbiamo pensato di portare qui Videocittà – racconta Francesco Rutelli – e tutto è legato alla parola latina transizione: sia quella green, climatica, energetica, ecologica, che condiziona il nostro avvenire>>. Tuttavia ancora <<molti romani non conoscono questo posto, sentiamo l’esigenza di restituirlo ai cittadini>> continua Mattia Voltaggio, head of brand communication Eni e l’obiettivo di Videocittà rimane quello di <<mettere l’arte e la cultura in primo piano>> come affermato da Giulio Bozzo, founder e ceo di Reasoned Art.
Le curatrici della sezione videoarte Damiana Leoni e Ra di Martino vogliono <<portare la videoarte a un pubblico più vasto>> e annunciano tre serate imperdibili: la proiezione di “Zidane: A 21st Century Portrait” di Douglas Gordon e Philippe Parreno (colonna sonora dei Mogwai), la pluripremiata artista Wu Tsang presenta opere mai viste e un evento interamente dedicato ad artisti donne (da Patterson a Benassi, da Cytter a Bonvicini).

Videocittà: parola d’ordine Transizione
Videocittà è un’esperienza immersiva di cinque giorni in copagnia di artisti, creators, makers e leader digitali tra installazioni, live, videoarte, virtual reality, nft, talk formativi e divulgativi e iniziative dedicate ai più piccoli. La quinta edizione è dedicata alla transizione, digitale ed ecologica: un processo che porti concretamente alle necessarie innovazioni e a un nuovo e più radicale modo di interpretare il rapporto fra essere umano e ambiente.
Una vera e propria cittadella dell’audiovisivo contemporaneo, visionaria e proiettata nel futuro. Al suo interno, fra i vari percorsi attraversabili dal pubblico, l’Opificio 41 sede di Presente Futuro, una mostra collettiva che racconterà le opere dei più interessanti dell’arte digitale: fra le opere quella del mago del Motion Design, l’artista argentino Esteban Diacono, le creazioni dell’artista tedesco Extraweg e le visioni del canadese Scorpion Dagger, le creazioni emozionali di Parallel Studio e le installazioni cinetiche del novegese Jan Hakon Erichsen aka “il distruttore di palloncini”. E ancora i ritratti senza volto di Skygolpe, Giovanni Motta, Fabio Giampietro e Giuseppe Lo Schiavo e i lavori di artisti italiani come Buldini, Dascanio e Aurorae.
Programma Live – Videocittà 2022
Nell’edizione 2022 di Videocittà non mancheranno i live ma anche la videoarte con Wu Tsang, l’israeliana Keren Cytter, Rosalind Nashashibi e, per la prima volta in Italia, Meriem Bennani. Il programma completo lo trovate qui.
Mercoledì 20 luglio
Si parte mercoledì 20 luglio con Erratic Weather di Maotik, digital artist francese che indaga il rapporto tra arte, scienza e tecnologia realizzando opere immersive e interattive a partire da originali strumentazioni che trasformano gli algoritmi in immagini e in ambienti 3D. La parte sonora è affidata all’olandese Marteen Vos.
Giovedì 21 luglio
Il 21 luglio sarà la volta invece di Dissonant Imaginary, creazione dell’artista multimediale giapponese, nonché docente universitario, Daito Manabe insieme a Yukiyasu Kamitani, pioniere nel campo della decodifica cerebrale. Il dualismo fra fisico e digitale, reale e virtuale inteso come due facce della stessa medaglia è invece al centro della performance Diade dei Mimesi. La performance è costruita intorno a lastre di metallo che separano il pubblico dal performer e dialogano in un costante botta e risposta.

Venerdì 22 luglio
Il 22 luglio arriva a Videocittà uno degli artisti multimediali più acclamati dal pubblico e dalla critica internazionale, l’irlandese Max Cooper che presenta al festival un ipnotico viaggio fra le sonorità del suo ultimo album Unspoken Words, in continuo dialogo con 13 cortometraggi firmati da una serie di artisti visivi e commissionati dallo stesso Cooper. In programma anche l’artista, musicista e docente Franz Rosati e il suo progetto multiforme Latentscape, che riproduce paesaggi virtuali audio-video per indagare i processi di stratificazione culturale e ambientale.

Sabato 23 luglio
Si parte con il live di uno dei più giovani e prolifici producer della nuova scena italiana Sick Luke che porterà il suo album d’esordio “X2″per proseguire poi con i Mokadelic, autori di colonne sonore per il cinema, il teatro, la TV e la pubblicità (come Gomorra) e attualmente impegnati a rappresentare in forma di musica le riflessioni sul climate change.