Zucchero: “Dobbiamo Dare Un Segnale Di Rinascita”

Zucchero - Foto di Daniele Barraco
Zucchero – Foto di Daniele Barraco

L’11 dicembre Zucchero ha pubblicato “D.O.C. Deluxe”, edizione arricchita da 6 speciali brani inediti, su doppio CD e triplo vinile colorato. L’artista si è intrattenuto con i giornalisti per rispondere alle domande sul nuovo progetto che lo vedrà protagonista in oltre 150 date: inizierà con 14 date all’Arena di Verona.

Adelmo Fornaciari torna ancora una volta alle origini del blues, alle sue origini con “Witchita Lineman” di Jimmy Webb, un brano che <<suonavamo nei baleroni ma l’ho voluta fare a mio modo, minimalista>> e con l’inedita “Don’t Cry Angelina” che l’artista reggiano aveva <<in parte scritto per ‘Oro Incenso e Birra’ dell’89 e l’ho finita a giugno/luglio aggiungendo delle parti che mancavano>> e narra di una storia d’amore di una partigiana narrata nel libro “Angela”.

Sugar poi si apre – <<sono un po’ un orso, preferisco una stretta di mano>> – e anticipa qualcosa che vedremo presto – <<ho rifatto ‘Silent Night’ ribaltando le parole, l’ho fatta diventare una ballad di pace>> – dopo le splendide versioni dal Colosseo di “Canta La Vita” tratto da “Let Your Love Be Known” di Bono Vox e “Amore Adesso” (versione italiana di “No Time for Love Like Now” di Michael Stipe e Aaron Dessner).

D’altronde il bluesman di Reggio Emilia ammette di fare sempre le cose che sente anche se oggi <<il rock è molto annacquato ma c’è ancora margine per fare delle rivoluzioni>>. Brama di suonare “D.O.C.” dal vivo perché <<non è facile innovarsi restando se stesso>> – per questo si è avvalso anche della produzione di Robert Orton.

Il primo estratto dall’edizione deluxe di “D.O.C.” è “September” insieme a Sting. Zucchero racconta del gelato preso con l’englishman questa estate a Pontremoli e di come <<Sting ha voluto girare il video di ‘September’ alle 6 del mattino e ha fatto mezz’ora di piscina prima per tonificarsi. Per me è allucinante, mi alzo all’una>>.

Il discorso si fa più serio parlando del momento che la musica e la cultura sta vivendo in tempi pandemici e afferma:

“Io vedo poco interesse verso la musica, il cinema, il teatro. il Governo quando parla di cultura parla del ritrovamento di un mosaico a Pompei, va benissimo, però c’è anche la cultura più bassa. Ci vuole più attenzione e vorrei arrivassero i soldi promessi alle crew: per favore sostenete quelli che lavorano intorno alla musica!”

Un anticipo sui live. Zucchero annuncia che <<a metà gennaio ci faranno sapere se possiamo ripartire e come. Io suono lo stesso anche a ‘capacità COVID’, dobbiamo dare un segnale di rinascita>>. Il concerto è sempre un rituale che non puoi avere in streaming e così delle piattaforme digitali può farne a meno.

Tornando poi a “D.O.C. Deluxe”, Fornaciari si svela su “Ironica” (<<è ironica e ha doppi sensi, mi piace il suo ritmo>>), rivela la sua idea di cover (<<per me ha senso se è una non così popolare. Non toccherò mai Imagine di John Lennon>>) e rinnova la collaborazione con Mimmo Cavallo (<<abbiamo iniziato con ‘Vedo Nero’ e via avanti così>>).

Un ricordo per Paolo Rossi, scomparso pochi giorni fa:

“Paolo Rossi era una persona di una dolcezza infinita, intelligente, semplice. Ci siamo trovati a volte in qualche campetto, è sempre stata una persona impeccabile. Io sono una schiappa, mi diceva ‘vai tigre’ passandomi la palla con un tiro calibrato e io lo sbagliavo.”

E riguardo all’Arena di Verona, <<uno dei posti più belli e consoni per fare la mia musica>>, Zucchero non vede l’ora di cominciare subito il suo tour.

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