
Con il termine “Millennials” si indicano tutte le persone nate tra i primi anni ’80 e la fine degli anni ’90 ed è denominata anche Generazione Y, Millennial Generation o Net Generation (generazione della rete) e segue, per così dire, la Generazione X, ovvero tutti coloro nati tra gli anni ’60 e il 1980.
La generazione ‘del Millennio‘, cioè tutti quelli nati alla fine del ventesimo secolo, è caratterizzata da una maggiore (e migliore) familiarità con la comunicazione. I social (nella sua accezione più vasta del termine) rappresentano al meglio i Millennials invece negli anni 2000: partendo da Myspace e Messenger arrivando fino a TikTok passando per Facebook, Twitter, Instagram, Pinterest (e tantissimi altri…) e le messaggerie come Whatsapp e Telegram.
Le chat che tanto andavano di moda negli anni ’90 e primi 2000 per conoscere nuove persone si sono trasformate in Tinder, Grindr, Lovoo e innumerevoli altre. La socialità è cambiata a vantaggio di tutte le app che ‘garantiscono’ un minimo di distacco dalla persona sconosciuta e ti danno l’opportunità di aprire una relazione intranet per conoscere gusti e informazioni personali.

Concerti, flash mob, festival sono diventati secondari nelle relazioni umane, dettate, appunto, maggiormente dai social, luogo di aggregazione massimo dell’ultima decade. Basti pensare ai fenomeni – ahinoi – negativi della rete, primo su tutti il cyberbullismo che ha portato al suicidio di moltissimi giovani.
Tuttavia la Generazione Y è anche un incontro di talenti che si avvicendano sui grandi palchi e stanno (fortunatamente) riportando le giovani leve sulla retta via. Modelli maschili e femminili che conquistano grandi festival come Billie Eilish – headliner ai prossimi I-Days – oppure alla ricerca di conferme nei palazzetti italiani per la prima volta – come Camila Cabello.

Nell’ultima edizione degli Europe Music Awards svoltasi a Siviglia e dei successivi American Music Awards c’è stato un netto passaggio generazionale di testimoni lasciando ai più ‘old’ solamente la matrice rock – i Green Day si sono aggiudicati il premio “Best Rock” agli EMAs. Perchè tra i giovani è raro sentire pronunciata la parola ‘rock’ ma band come i Greta Van Fleet ti fanno ricredere. Rarità.
Negli anni zero abbiamo visto nascere e crescere – a volte purtroppo anche morire – dei fenomeni di portata mondiale. Avril Lavigne, la skater girl più famosa d’America, che è da poco tornata con un nuovo disco e ben due date milanesi: oggi l’alone punk-pop si è ormai tolto per lasciare spazio a ballad pop più avulse alla sua voce.
Lady Gaga e Katy Perry hanno contraddistinto il passaggio dagli anni zero ai dieci, in cui MTV è andata scomparendo dalle menti – e dalle tv – dando spazio alla piattaforma che ancora ad oggi è la prima in fattori di ascolti musicali, Youtube.

Con l’avvento di Spotify poi la fruibilità è diventata di pubblico dominio, croce e delizia della musica attuale che in qualche modo punisce il Do It Yourself per mettere sul podio le Major che nell’ultima decade hanno vissuto momenti di grandi crisi economica per l’atterramento delle vendite di supporti musicali fisici (CD, DVD, Box set…).
Gli artisti emergenti messi sotto contratto dalle major diventano così i nuovi eroi da stadio e troviamo sulla punta della Piramide Billie Eilish. La ragazzina prodigio – diciotto anni ancora da compiere – colleziona su tutte le piattaforme musicali e video milioni di ascolti e views, diventando il fenomeno di punta degli ultimi anni insieme ai Twenty One Pilots – “Blurryface” è il disco più ascoltato in streaming della storia.

Ci si lascia dietro gli anni ’90, con artisti forniti di barba e baffi, e si arriva agli anni dieci con una pulizia che ritorna sessant’anni dopo Buddy Holly, Carl Perkins e quell’accenno di baffo di Chuck Berry. Oggi piacciono le facce pulite e allora Shawn Mendes si siede sul trono insieme alla sua Regina Camila Cabello.
E di certo nella musica italiana la situazione non è diversa con personaggi come Mahmood – vincitore di Sanremo 2019 e secondo all’Eurovision – Francesca Michielin – tornata da poco con “Cheyenne” – Ghali, Dark Polo Gang e tutti quei personaggi usciti dalle ultime stagioni di X Factor e Amici.
Dua Lipa, Alessia Cara, Cardi B, Halsey, Ava Max rappresentano a tutti gli effetti una nuova faccia della musica pop e negli ultimi 3/4 anni stanno dominando le classifiche anche perché i nuovi ‘Millennials’ – i nati dopo il Duemila come erroneamente vengono chiamati dai giornalisti – si identificano in loro.
Il mondo è dei Millennials. Finalmente.