Mi Ami 2019: il report del festival (venerdì)

I Fast Animals & Slow Kids sono stati headliner dell'edizione 2019 del mi Ami 2019
Fast Animals & Slow Kids live @ Mi Ami 2019 – Foto di La_Caulie

Da qualche anno a questa parte il venerdì del Mi Ami è dedicato ai nuovi artisti in circolazione, usciti negli ultimi 2/3 anni e con un pubblico abbastanza giovane. La prova la si trova proprio in questa edizione con Giorgio Poi, Franco126, Eugenio In Via Di Gioia e i trapper Massimo Pericolo, Speranza e Ketama126.

Il palco Jowaè – Collinetta per i più old – è da sempre dedicato alle nuove sonorità che sono pronte a fare il grande balzo. Negli ultimi anni ci hanno suonato artisti come Thegiornalisti, Calcutta, Coma Cose e Willie Peyote. Quest’anno, senza dubbio con una lineup più debole rispetto all’edizione 2018, il teatro è retto dai Fast Animals & Slow Kids che proprio al Mi Ami inaugurano il loro tour estivo di “Animali Notturni”, quinto album e primo con la major Warner Bros. Nell’ora e mezza di esibizione di Aimone e compagni dimostrano che il rock non è morto ma a volte riesce ben a confondersi sotto la copertina “indie” italiana.

Giorgio Poi, uno dei cantautori più amati degli ultimi anni, è per palati fini e lo dimostra il fatto di come la maggior parte del pubblico sia sotto il Tidal Stage (main stage) a seguire i Coma Cose. Durante la sua performance – che ha avuto qualche problema sonoro – sono saliti sul palco Frah Quintale per cantare “Missili” e poi Calcutta per il duetto de “La Musica Italiana”.

Coma Cose live @ Mi Ami 2019 – Foto di silviaviolanterouge

Mentre Psicologi e Pippo Sowlo hanno conquistato il pubblico sul Palco Weroad, un altro artista di Bomba Dischi, Franco126, ha portato la sua “Stanza Singola” con grande curiosità del pubblico che però altro non aspettava che sentire i brani di “Polaroid”, album del 2017 insieme a Carl Brave. A chiudere la lineup del main stage ci sono stati tre “essential” della nuova musica rap/trap: Massimo Pericolo, rapper di Gallarate che ha fatto il suo debutto live proprio al festival ideato da Carlo Pastore, Speranza, mix di napolenglish e tendenze est-europee, e il più famoso Ketama126 che, insieme a Franco126, ha chiuso il sipario sul giorno più “giovane” dell’edizione 2019 del Mi Ami.

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