Secondo la SIAE l’anno passato, il 2017, è stato l’anno più prolifico per gli organizzatori di concerti in Italia: ogni locale ha incassato in media 52,778 euro, circa 18,500 euro in più rispetto al 2012, anno del flop più totale della musica live nel nostro paese. Nel 2017 quindi l’incasso complessivo per la musica dal vivo è stato di 445 milioni di euro tra concerti classici, musica leggera e jazz. Il settore più attivo è quello della musica leggera con +3,19% di ingressi e una spesa al botteghino del +10,16%.
Tra i concerti ad aver contribuito di più all’incasso massimo annuale troviamo le due date romane del “The Joshua Tree” degli U2 (qui il nostro report), i Guns’N Roses a Imola, la doppia data dei Coldplay a Milano (il nostro racconto qui), i Depeche Mode a Roma, Milano e Bologna, la prima edizione del Firenze Rocks poi Green Day, Kasabian, Imagine Dragons e molti altri ma uno più di tutti ha infranto ogni record: Vasco Rossi.
Proprio il Komandante con il suo concerto evento tenuto il 1 luglio 2017 a Modena (“Modena Park”) ha registrato 225,173 spettatori facendo guadagnare alla Best Union (società di Luca Montebugnoli) circa 12 milioni di euro sui circuiti Viva Ticket e Big Bang. L’unico concerto del 2017 del Blasco lo ha visto ripercorrere i suoi 40 anni di carriera in oltre 3 ore di show con un palco progettato appositamente per l’evento.