RICCARDO SINIGALLIA: la recensione di “Ciao Cuore” (2018)

NOME

Riccardo Sinigallia

GENERE

Cantautorale

ESORDIO

Riccardo Sinigallia (2003)

ULTIMO ALBUM

Ciao Cuore (2018)

COPERTINA

riccardo-sinigallia-ciao-cuore-copertina-cover-album

ELENCO CANZONI

So delle cose che so
Niente mi fa come mi fai tu
Bella quando vuoi
Backliner
Le donne di destra
Ciao cuore
Dudù
Che male c’è
A cuor leggero

VIDEO/SINGOLI DALL’ALBUM

 

PUNTO DI VISTA

Quattro anni. Tanto era passato dall’ultimo segnale discografico di Riccardo Sinigallia. Correva l’anno 2014 e alle stampe venne dato “Per Tutti”, che conteneva il gioiellino Sanremese “Prima di Andare Via”, allora escluso dalla kermesse canora perché già eseguito in un evento pre-festival e recentemente ripescato da Gabriele Muccino per la colonna sonora del suo film “A Casa Tutti Bene”.

Poi, un lungo periodo di silenzio discografico in cui comunque l’artista romano non è certo rimasto con le mani in mano: collaborazioni, produzioni – c’è il suo zampino in “La Fine Dei Vent’anni” di Motta – colonne sonore. Nel mentre, il meticoloso lavoro di cesello che ha portato all’uscita di “Ciao Cuore”, anticipato di qualche giorno dall’uscita del singolo omonimo.

Va detto subito, l’attesa è stata ampiamente ripagata da un disco che fin dal primo ascolto cattura e ammalia. Fra i picchi del disco, So Delle Cose Che So”, piazzata come onirica apertura del disco, e “Che Male C’è”, dedicata a Federico Aldrovandi, nata da una lettera/invettiva di Valerio Mastandrea e definita dalla madre del ragazzo fra le cose più belle scritte su suo figlio e la sua triste vicenda. Un vero e proprio pugno nello stomaco, peraltro in un periodo in cui l’uscita del film Sulla Mia Pelle” – dedicato al caso Cucchi – ha portato di nuovo drammaticamente in attualità il tema degli abusi di potere da parte delle forze dell’ordine.

Nel corso delle nove tracce che compongono il disco, c’è spazio anche per una dedica alla compagna Laura – che di Riccardo è anche la bassista – in Niente Mi Fa Come Mi Fai Tu” e per i ricordi di infanzia (“Dudù”), ma anche per un omaggio a chi lavora dietro le quinte di un concerto (Backliner”) e per quella femminilità un po’ frivola che tuttavia non passa inosservata malgrado venga “portata” da donne in antitesi intellettuale e culturale rispetto al cantante (“Le Donne Di Destra”).

Tutte tessere di un lavoro prezioso e curato per un ritorno discografico quanto mai atteso. E dopo averlo ascoltato, altro non si può dire se non bentornato, Riccardo Sinigallia.

VOTO: 8

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