Scott Putesky, fondatore della band Marilyn Manson, è morto all’età di 49 anni.

Il chitarrista californiano fondò nel 1989 i Marilyn Manson insieme a Brian Warner, leader della band industrial. Inventore del nome del gruppo, prese ispirazione da Marilyn Monroe, una delle donne più iconiche del 20esimo secolo, e da Charles Manson, autore del massacro della moglie di Roman Polanski Sharon Tate, uccisa incinta nella sua villa di Beverly Hills nell’agosto del 1969.

Scott Putesky era meglio conosciuto con il soprannome di Daisy Berkowitz, derivato dal personaggio Daisy Duke del telefilm anni ’80 Dukes of Hazzard e il cognome d’arte del serial killer David Kerkowitz detto anche Il Killer della Calibro 44.
Dopo una dura lotta durata quattro anni contro un cancro al colon, il chitarrista di Los Angeles si è spento all’età di 49 anni. Jack Off Jill, la band in cui aveva militato tra il 1997 e il 1997 ne ha dato la triste notizia con un post su Facebook.

Nella stessa band suonava Jessicka Adams, che qualche giorno fa ha accusato di stupro Twiggy Ramirez, bassista dei Marilyn Manson.

Putesky è l’artefice della figura del Reverendo e partecipò alla scrittura del disco d’esordio dei Manson, dal titolo Portrait Of An American Family del 1994.
Lasciò poi il gruppo durante le sessioni di registrazione di Antichrist Superstar nel 1996, dopo che, a suo dire, Trent Reznor, allora produttore dell’album, volle eliminare gran parte del materiale registrato da Putesky, inclusi una chitarra e un registratore.

Dopo il periodo nelle Jack Off Jill, Putesky iniziò una causa contro Brian Warner che si concluse nel 1999 con l’ottenimento di una somma in denaro dei diritti di Portrait Of An American Family e Antichrist Superstar.

Nel 2013 gli fu diagnosticato un cancro al quarto stadio.