
Non chiamateli vice Fontaines DC o vice Idles. Per la prima volta con un tour da headliner, gli irlandesi The Murder Capital hanno portato i loro primi due album, “When I have fears” (2019) e “Gigi’s Recovery” (2023), sui palchi di Milano, Bologna e Roma.
Uno schiaffone di un’ora e dieci minuti a Largo Venue, nella Capitale, con annessa soccer surprise finale…
La maglia di Totti e il crowd surfing
Puntali sul palco alle 22, James McGovern, Damien Tuit, Cathal Roper, Gabriel Paschal Blake e Diarmuid Brennan portano per mano all’interno della loro ombra, i quasi mille spettatori del club in zona Pigneto. Dalle atmosfere dark dell’apripista “Heart in the hole” e “For everything” al post-punk di “Return my head” e “More is less”.
Pochi i momenti introspettivi che però fanno rifiatare la band, come “Slowdance I”, “Slowdance II”, “On twisted Ground” e “The stars will leave their stage”. Il finale dello show è un’enorme cavalcata punk con brani come “Don’t Cling to life” e “Feeling Fades”. Proprio su quest’ultima, e dopo aver indossato la maglia da calcio della As Roma di Francesco Totti, James McGovern si scatena in un violento crowd surfing.
Evidenti i richiami della band dublinese ai Joy Division e ai Bauhaus, ma anche ad alcune atmosfere alla Nick Cave. Sono passati solamente cinque anni dalla loro formazione ma la sensazione è quella di vedere una band che ha davanti a sé un lungo percorso costellato di grandi show. E scommettiamo destinata ad avere il proprio nome scritto nella storia della musica.
La scaletta dei The Murder Capital a Roma
- Heart In the Hole
- More Is Less
- Return My Head
- For Everything
- Green & Blue
- Gigi’s Recovery
- The Lie Becomes The Self
- Slowdance I
- Slowdance II
- The Stars Will Leave Their Stage
- Crying
- Ethel
- On Twisted Ground
- A Thousand Lives
- Don’t Cling to Life
- Feeling Fades