
“Anime Parallele / Almas Paralelas” è il nuovo album di Laura Pausini, a cinque anni di distanza dal precedente “Fatti sentire” del 2018. Il nuovo lavoro, firmato Warner Music, arriva dopo un tour mondiale, un biopic, un Golden Globe, una nomination agli Oscar, oltre alla recente nomina di Latin Recording Academy person of the Year, arrivando al 2023 che rappresenta il trentesimo anno di carriera della cantante romagnola.
Anticipato da “Durare / Durar”, scelto per arricchire la serie Disney+ ‘I Leoni di Sicilia’, poi da “Un buon inizio” e “Il primo passo sulla Luna”, “Anime Parallele” celebra l’individuo, raccontandolo attraverso esperienze diverse tra loro. Un concept album che racchiude storie di diverse persone e che “celebra il diritto all’individualità degli esseri umani in quanto cittadini che abitano il mondo – ha raccontato Laura Pausini – e che percorrono insieme le stesse strade ma con anime, sogni e desideri diversi”.
“Anime Parallele”: 16 canzoni per 16 personaggi
16 tracce per 16 punti di vista diversi. Laura sceglie di rappresentare ogni canzone tramite uno o più personaggi che interagiscono con un diverso oggetto, e insieme ne diventano simbolo, alternandosi sulle ormai note strisce pedonali, raffigurati da vari punti di vista: nella versione standard come un quadro dall’alto, come un’istantanea di gruppo nella versione vinile, e raccontati ad uno ad uno in speciali card grafiche che arricchiscono la speciale versione deluxe. In un mondo di indifferenza e giudizi affrettati, Laura sceglie la via del rispetto e dell’empatia, e promette di mostrare ancora una volta la sua voglia di essere una donna forte ma con le sue preoccupazioni e i suoi dubbi.
Laura Pausini: “Un disco per uscire da me stessa”

“Voglio continuare a cantare in Italiano, anche se parallelamente canto in spagnolo perché ovviamente ho un importante pubblico in Spagna, in Sudamerica e in parte del Nord America”, ha raccontato in conferenza stampa Laura Pausini.
Su come è nato “Anime Parallele”, ha dichiarato: “Questo disco è nato nel periodo del Covid. Abbiamo avuto modo di stare con i nostri pensieri e forse in quel momento siamo diventati tutti anime parallele. È un momento storico nel quale siamo un po’ omologati, perché abbiamo paura di essere esclusi. Siamo in un epoca con meno sicurezze e punti d’incontro”.
E sul cambiamento ha detto: “Non sono sempre pronta al cambiamento anzi, lo soffro. Questo è un concept album nel quale ho provato a uscire da me stessa a fare questo esercizio. Il centro di questo album è l’individualità, che merita di essere rispettata. Oggi guardo le persone più per il loro spirito che per il loro aspetto fisico. Anime parallele? Condividiamo spesso le strade, ma ognuno di noi ha un suo percorso che va rispettato per geografia e pensieri. L’obiettivo è cercare la pace, anche nelle diversità. Le guerre che ci sono ogni giorno, il bullismo, la violenza sulle donne: temi che ci impauriscono ed è per questo che ho cercato di mettere al centro del disco l’amore, ma non quello di coppia, quello totale più ampio”.
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