“Guilt” è il nuovo EP di Taff – Track by track

Taff

“Guilt” è il nuovo EP di Taff, progetto solista di Stefano Perfetto, batterista e compositore. Preceduto dal singolo “Demon Alichino’s Calling” uscito a giugno, l’EP si costruisce su cinque tracce che Taff compone con il solo utilizzo di strumenti percussivi e synth creando una dark-wave di ispirazione fine anni ’70 cui si mescolano elementi di EBM.

L’EP è minimale all’ascolto, scuro e acido a tratti. Nei suoi testi Taff offre una visione soggettiva dei processi inconsci dell’individuo viziati dalle convenzioni sociali a cui si è quotidianamente sottoposti, con un denominatore comune: il senso di colpevolezza.

Track by track dell’EP “Guilt” di Taff

Lipstick on My Cheek
È stato l’ultimo pezzo che ho composto ed è il primo dell’album. È nato in
totale controtendenza rispetto a tutti gli altri pezzi: rapido nella composizione, semplice
nell’esecuzione e “leggero” come tematica affrontata nel testo. Parlo dell’ozio e di quanto sia
sempre stato un vizio esageratamente criticato per quanto mi riguarda. L’ozio cura l’anima; ne
sono un grande estimatore.

Demon Alichino’s Calling
È il singolo dell’album. Volevo fare un pezzo dietro cui muoversi, da
canticchiare, ballabile quasi come un pezzo EBM. È uscito lento, con melodie scure e per niente
ballabile, ma l’ho adorato da subito. Impreziosito dal sax del mio amico Gabriellino, DJ e
polistrumentista con il vizietto del pop: ecco, lui ci ha messo la quota “pop” che mi serviva per il
singolo.

Innocent
La sua scrittura è stata come la gestazione di una balena: lunga e sfiancante. Non
usciva mai come volevo. Per merito di questo pezzo ho preso in mano la Bibbia credo per la prima
volta in vita mia perché volevo citarne un verso. Sensazione strana. 

Fall Asleep
Mi piace creare elementi in contrasto, in tutte le cose che faccio nella vita: dal
contrasto e l’associazione di elementi nascono cose nuove, magari mai fatte prima. Metà di questo
pezzo è candida e tranquilla nelle parole e nella musica, l’altra metà irruenta e potente. Mi piace
come si sono fusi i due momenti. Credo sia il mio preferito.

Friend
L’ho scritta nel mio studio mentre i miei due gatti giocavano e guardavano fuori dalla
finestra vogliosi di uscire all’aperto, cosa difficile in un appartamento milanese. Ne è venuto fuori il
testo di Friend che lascia davvero poche chance alla speranza. La mia parte più buia a cui mi
piace però guardare con ironia.

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.