Marracash re del rap a Milano: oltre 80 mila fan al Marrageddon

Marracash sul palco del Marrageddon di Milano - Foto di Nicola Braga
Marracash sul palco del Marrageddon di Milano – Foto di Nicola Braga

Buona la prima a Milano per il Marrageddon, il primo festival hip hop italiano organizzato da Marracash. Il cantante, headliner dell’evento in replica a Napoli il prossimo sabato, ha portato sul palco dell’Ippodromo La Maura quasi 8 ore filate di rap, hip hop e barre improvvisate. In una giornata iniziata con Radio Deejay e M2o, Kid Yugi, Miles e proseguita con Anna, Paky, Shiva e le attesissime esibizioni di Fabri Fibra e Salmo, è Fabio Bartolo Rizzo, vero nome di Marra, a chiudere il grande evento milanese con un live di due ore e mezzo ricco di ospiti.

Applausi per Fabri Fibra e Salmo

Apparizione a sorpresa nel pomeriggio di Ensi e Nerone sul palco dell’ippodromo di via Lampugnano, seguiti da un altro artista non in scaletta, Tedua, sull’onda del sucesso del suo ultimo album “La Divina Commedia”. Con Fabri Fibra partono i cori da stadio (a due passi il Milan ha appena vinto contro il Verona): il rapper marchigiano porta il meglio della sua ventennale discografia. Da “Brutto figlio di” a “Bugiardo”, da “Applausi per Fibra” alla hit dell’estate “Parafulmini”. A chiudere il set la romantica “Stavo pensando a te”.

Salmo e Fabri Fibra sul palco del Marrageddon di Milano - Foto di Nino Saetti
Salmo e Fabri Fibra – Foto di Nino Saetti

Sale la temperatura con il set di Salmo. Il rapper sardo, con felpa rosa e guati rossi, ha portato al Marrageddon tutta la sua cattiveria in un set di quasi un’ora accompagnato come sempre da Dj Damianito. “90MIN” apre lo show, in mezzo le apparizioni di Fabri Fibra su “Stai zitto” e di Noyz Narcos con Marracash per cantare l’inedito “Respira”, sulle note di “Breathe” dei Prodigy. Nell’attesa del cambio palco per l’headliner, Salmo regala ai quasi 85 mila presenti una versione a cappella di “Lunedì”.

Il racconto dello show di Marracash

“Milano quanti cazzo siete”, grida Marracash dal palco iniziando il suo set con “Badabum cha cha”, apriporta del suo mondo nel 2008. Ma la finestra sulla Barona, quartiere dell’hinterland milanese in cui è cresciuto il rapper, si spalanca su brani come “King del rap”, “Didinò” e “popolare”. Street rap dal 2003 perché Marra è “il fottuto nuovo papa”. E Salmo torna a cantare su “A volte esagero”.

Baby Gang in video canta “Rapper/Criminale” e Marra lo saluta: “Non è potuto essere con noi per i suoi problemi giudiziari, non giudicate la vita degli altri, mai nulla è sempre bianco o nero”. Poi la dedica ai “figli degli immigrati e alle seconde generazioni” (“Bastavano le briciole”) e un ringraziamento a “famiglia e quartiere che mi hanno formato” (“Sabbie mobili”). La prima parte del concerto si chiude con una inedita versione di “Niente canzoni d’amore”.

Marracash sul palco del Marrageddon di Milano - Foto di Andrea Bianchera
Marracash – Foto di Andrea Bianchera

Marra + Guè di nuovo insieme per “Santeria”

Un tuffo nella golden age del rap dove le collane e i cerchioni delle auto brillavano. Guè sale sul palco per riportare i presenti indietro di sette anni, a quel “Santeria” del 2016 che ha cambiato la storia dell’hip hop in Italia. “Money”, Insta lova”, “S.E.N.I.C.A.R.”, “Scooteroni (con tanto di motorini sul palco) sono solo alcuni dei brani portati dal duo di migliori amici sul palco de La Maura.

Chiudono il set di Marra + Guè le loro due canzoni più iconiche per un incrocio tra passato e presente: “Brivido”, un “classico della canzone italiana, ancora in classifica dopo 10 anni” e “∞ Love”, dall’album “Noi, Loro, gli altri” del 2021.

Marracash e Guè sul palco del Marrageddon di Milano - Foto di Nicola Braga
Marracash e Guè – Foto di Nicola Braga

Sul palco di Marracash anche Mahmood e Blanco

La terza e ultima parte del Marrageddon Festival è una cavalcata negli ultimi successi di Marracash. Mahmood a sorpresa canta interamente “Io” e poi accompagna il King del Rap in “Crazy Love”. Sospeso in aria, Marracash è accerchiato dagli squali in “BODY PARTS – I denti”, metafora del suo recente passato artistico, e poi il tenore Cristobal Campos è chiamato per armonizzare “Pagliaccio”.

Marracash e Mahmood sul palco del Marrageddon di Milano - Foto di Nicola Braga
Marra e Mahmood sul palco del Marrageddon di Milano – Foto di Nicola Braga

La “Nemesi” di Marracash si fa spazio sul palco e Blanco arriva per abbracciare il rapper della Barona. Ma non è l’ultimo degli ospiti della serata. Madame fa capolino su “Madame – L’anima” e poi Lazza e Paky su “Sport – I muscoli”. Chiude l’evento “64 barre di paura”.

Il Marrageddon Festival non è stato solamente il primo festival hip hp in Italia ma è stata soprattutto la celebrazione di uno dei rapper e delle penne alternative migliori degli ultimi anni. Grazie alla pandemia, Marracash è arrivato nell’olimpo dei grandi divi del rap come Eminem e Jay-Z. Ora sì che può davvero iniziare la parabola del King del Rap.

Marracash sul palco di Marrageddon, Milano - Foto di Andrea Bianchera
Marracash sul palco di Marrageddon, Milano – Foto di Andrea Bianchera

La scaletta del Marrageddon Festival di Marracash a Milano

  1. Badabum cha cha
  2. King del rap
  3. Didinò
  4. Popolare
  5. A volte esagero (con Salmo)
  6. Rapper/Criminale
  7. Bastavano le briciole
  8. Sabbie mobili
  9. Catatonica
  10. Fino a qui tutto bene
  11. 20 anni (Peso)
  12. Niente canzoni d’amore
  13. Money
  14. Nulla accade
  15. Cashmere
  16. Salvador Dalì
  17. Insta lova
  18. S.E.N.I.C.A.R.
  19. Smith & Wesson Freestyle
  20. Qualcosa in cui credere
  21. Quasi amici
  22. Scooteroni
  23. Brivido
  24. Love
  25. Io (cantata da Mahmood)
  26. BODY PARTS – I denti
  27. Crazy Love (con Mahmood)
  28. BRAVI A CADERE – I polmoni
  29. Pagliaccio
  30. Cosplayer
  31. Nemesi (con Blanco)
  32. Laurea ad honorem
  33. Dubbi
  34. MADAME – L’anima (con Madame)
  35. SUPREME – L’ego
  36. SPORT – I muscoli (con Lazza e Paky)
  37. CRUDELIA – I nervi
  38. 64 barre di paura

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.