
Buona la prima a Milano per il Marrageddon, il primo festival hip hop italiano organizzato da Marracash. Il cantante, headliner dell’evento in replica a Napoli il prossimo sabato, ha portato sul palco dell’Ippodromo La Maura quasi 8 ore filate di rap, hip hop e barre improvvisate. In una giornata iniziata con Radio Deejay e M2o, Kid Yugi, Miles e proseguita con Anna, Paky, Shiva e le attesissime esibizioni di Fabri Fibra e Salmo, è Fabio Bartolo Rizzo, vero nome di Marra, a chiudere il grande evento milanese con un live di due ore e mezzo ricco di ospiti.
Applausi per Fabri Fibra e Salmo
Apparizione a sorpresa nel pomeriggio di Ensi e Nerone sul palco dell’ippodromo di via Lampugnano, seguiti da un altro artista non in scaletta, Tedua, sull’onda del sucesso del suo ultimo album “La Divina Commedia”. Con Fabri Fibra partono i cori da stadio (a due passi il Milan ha appena vinto contro il Verona): il rapper marchigiano porta il meglio della sua ventennale discografia. Da “Brutto figlio di” a “Bugiardo”, da “Applausi per Fibra” alla hit dell’estate “Parafulmini”. A chiudere il set la romantica “Stavo pensando a te”.

Sale la temperatura con il set di Salmo. Il rapper sardo, con felpa rosa e guati rossi, ha portato al Marrageddon tutta la sua cattiveria in un set di quasi un’ora accompagnato come sempre da Dj Damianito. “90MIN” apre lo show, in mezzo le apparizioni di Fabri Fibra su “Stai zitto” e di Noyz Narcos con Marracash per cantare l’inedito “Respira”, sulle note di “Breathe” dei Prodigy. Nell’attesa del cambio palco per l’headliner, Salmo regala ai quasi 85 mila presenti una versione a cappella di “Lunedì”.
Il racconto dello show di Marracash
“Milano quanti cazzo siete”, grida Marracash dal palco iniziando il suo set con “Badabum cha cha”, apriporta del suo mondo nel 2008. Ma la finestra sulla Barona, quartiere dell’hinterland milanese in cui è cresciuto il rapper, si spalanca su brani come “King del rap”, “Didinò” e “popolare”. Street rap dal 2003 perché Marra è “il fottuto nuovo papa”. E Salmo torna a cantare su “A volte esagero”.
Baby Gang in video canta “Rapper/Criminale” e Marra lo saluta: “Non è potuto essere con noi per i suoi problemi giudiziari, non giudicate la vita degli altri, mai nulla è sempre bianco o nero”. Poi la dedica ai “figli degli immigrati e alle seconde generazioni” (“Bastavano le briciole”) e un ringraziamento a “famiglia e quartiere che mi hanno formato” (“Sabbie mobili”). La prima parte del concerto si chiude con una inedita versione di “Niente canzoni d’amore”.

Marra + Guè di nuovo insieme per “Santeria”
Un tuffo nella golden age del rap dove le collane e i cerchioni delle auto brillavano. Guè sale sul palco per riportare i presenti indietro di sette anni, a quel “Santeria” del 2016 che ha cambiato la storia dell’hip hop in Italia. “Money”, Insta lova”, “S.E.N.I.C.A.R.”, “Scooteroni (con tanto di motorini sul palco) sono solo alcuni dei brani portati dal duo di migliori amici sul palco de La Maura.
Chiudono il set di Marra + Guè le loro due canzoni più iconiche per un incrocio tra passato e presente: “Brivido”, un “classico della canzone italiana, ancora in classifica dopo 10 anni” e “∞ Love”, dall’album “Noi, Loro, gli altri” del 2021.

Sul palco di Marracash anche Mahmood e Blanco
La terza e ultima parte del Marrageddon Festival è una cavalcata negli ultimi successi di Marracash. Mahmood a sorpresa canta interamente “Io” e poi accompagna il King del Rap in “Crazy Love”. Sospeso in aria, Marracash è accerchiato dagli squali in “BODY PARTS – I denti”, metafora del suo recente passato artistico, e poi il tenore Cristobal Campos è chiamato per armonizzare “Pagliaccio”.

La “Nemesi” di Marracash si fa spazio sul palco e Blanco arriva per abbracciare il rapper della Barona. Ma non è l’ultimo degli ospiti della serata. Madame fa capolino su “Madame – L’anima” e poi Lazza e Paky su “Sport – I muscoli”. Chiude l’evento “64 barre di paura”.
Il Marrageddon Festival non è stato solamente il primo festival hip hp in Italia ma è stata soprattutto la celebrazione di uno dei rapper e delle penne alternative migliori degli ultimi anni. Grazie alla pandemia, Marracash è arrivato nell’olimpo dei grandi divi del rap come Eminem e Jay-Z. Ora sì che può davvero iniziare la parabola del King del Rap.

La scaletta del Marrageddon Festival di Marracash a Milano
- Badabum cha cha
- King del rap
- Didinò
- Popolare
- A volte esagero (con Salmo)
- Rapper/Criminale
- Bastavano le briciole
- Sabbie mobili
- Catatonica
- Fino a qui tutto bene
- 20 anni (Peso)
- Niente canzoni d’amore
- Money
- Nulla accade
- Cashmere
- Salvador Dalì
- Insta lova
- S.E.N.I.C.A.R.
- Smith & Wesson Freestyle
- Qualcosa in cui credere
- Quasi amici
- Scooteroni
- Brivido
- Love
- Io (cantata da Mahmood)
- BODY PARTS – I denti
- Crazy Love (con Mahmood)
- BRAVI A CADERE – I polmoni
- Pagliaccio
- Cosplayer
- Nemesi (con Blanco)
- Laurea ad honorem
- Dubbi
- MADAME – L’anima (con Madame)
- SUPREME – L’ego
- SPORT – I muscoli (con Lazza e Paky)
- CRUDELIA – I nervi
- 64 barre di paura