
È dal 2000 che i Kiss sono in tour per dire addio ai fan. Prima con il “Farewell Tour” poi, dal 2018, con “End of the Road”, che li ha visti prima passare dall’Arena di Verona e poi per l’ultima (forse) data in Italia, in piazza Napoleone a Lucca.
Gene Simmons, Paul Stanley, Tommy Thayer e Eric Singer hanno mandato in visibilio i 12 mila presenti nella data inaugurale del Lucca Summer Festival 2023, andata sold out. La band ha scelto la cittadina toscana per l’ultimo saluto al nostro Paese. Ma con una promessa: “Noi saremo sempre qui, nel vostro cuore”.
L’ultimo saluto dei Kiss
“Lucca” è il grido imperante di Paul Stanley alla fine di ogni canzone. Due ore di show in cui fiamme, fuochi d’artificio e spari hanno dominato lo show, confermando l’attitudine da circo della band. Non a caso una delle tournée più famose del quartetto statunitense è stata lo “Psycho Circus Tour” – che li ha visti passare dal Forum di Assago nel 1999 -.
Cinquant’anni di carriera celebrati con un lungo addio. Ma “ogni volta che vorrete ci vedrete, siamo qui e resteremo qui. Nel vostro cuore”. Con voce stridula, Paul Stanley ringrazia e accoglie i calorosi applausi del pubblico a più riprese. Molti i bambini travestiti da Kiss – due sono stati invitati a salire sul palco – per continuare la tradizione rock di famiglia. Scesi da tre pedane ‘volanti’ e ‘infuocate’ Gene, Paul e Tommy atterrano sul pianeta Lucca per dimostrare, in due ore di show, che il rock non è ancora morto. Perlomeno fino al 2 dicembre al Madison Square Garden, occasione in cui i quattro rocker piegheranno per l’ultima volta i loro vestiti e andranno in pensione.

Il sangue di Gene Simmons
Tanti i momenti di interazione con il pubblico e gli assoli. Per una scaletta ricca di hit: dall’apertura con “Detroit Rock City” e “Shout it out loud” fino alle finali “I was made for lovin’ you” e “Rock and roll all nite”, passando per la lunghissima “Calling Dr. Love” e “God of thunder”. Due i momenti più iconici dello show. E tutti e due riguardano (stranamente) Gene Simmons. Il ‘lingualunga’ dell’hard rock sputa fuoco durante “I love it loud” e poi, non contento, durante il suo assolo di basso sputa anche sangue (finto) volando poi in alto sulla sua pedana circolare per cantare “God of thunder”. Nel pieno rispetto del suo soprannome di demone. Iconico.

Scoppi, fiamme e fuochi d’artificio si sommano ai coriandoli durante il finale di “Rock and roll all nite”. Chissà se i Kiss torneranno ancora in Italia. Noi però lo speriamo vivamente.
La Scaletta dei Kiss a Lucca
- Detroit Rock City
- Shout It Out Loud
- Deuce
- War Machine
- Heaven’s on Fire
- I Love It Loud(Gene breathes fire)
- Say Yeah
- Cold Gin
- Guitar Solo(Tommy Thayer)
- Lick It Up
- Makin’ Love
- Calling Dr. Love
- Psycho Circus
- Drum Solo
- 100,000 Years
- Bass Solo(Gene spits blood and flies)
- God of Thunder
- Love Gun
- Black Diamond
- Beth(Eric on piano)
- I Was Made for Lovin’ You
- Rock and Roll All Nite