
Dal Monk allo Stadio Olimpico in sei anni. Il viaggio in musica di Gazzelle che, da figlio di Roma, è diventato figlio di tutta Italia. Annunciato il nuovo tour 2024 nei palasport “Dentro X Sempre”
Era partito dal Monk nel 2017 e ora, Flavio Pardini in arte Gazzelle, ha conquistato lo Stadio Olimpico di Roma con ben 47 mila spettatori. Un percorso lineare, coerente che ha preso in mano, pezzetto dopo pezzetto, il cuore degli ascoltatori con la sua semplicità. Ligabue e Marco Mengoni sono passati a fargli visita nella Capitale, e non sono mancati gli amici di sempre Mara Sattei, Fulminacci e Mobrici, per la celebrazione definitiva del nuovo Re del pop.
A poche ore dal concerto all’Olimpico, Gazzelle annuncia il nuovo tour nei palasport “Dentro X Sempre” per presentare il nuovo album “Dentro”. Le prime date annunciate sono: 8 marzo Padova (Arena Spettacoli Padova Fiere), 13 marzo Milano (Mediolanum Forum), 16 marzo Eboli (PalaSele), 21 marzo Firenze (Nelson Mandela Forum), 24 marzo Bologna (Unipol Arena), 3 aprile Roma (Palazzo dello Sport), 7 aprile Torino (Pala Alpitour). Biglietti online a partire dalle ore 14.00 di lunedì 12 giugno su ticketone.it e nei punti vendita autorizzati dalle ore 14.00 di sabato 17 giugno.
Il Racconto del concerto
Un grande salto di due ore e mezzo. Un vortice temporale che si è aperto con “Meglio Così” e “Vita paranoia”. «Benvenuti al fottuto Stadio Olimpico» sono le primissime parole di Gazzelle alla vista delle ragazzine urlanti e delle coppie che si baciano. I ringraziamenti commossi – «Fateme sentì un po’ de caciara! È ‘na cosa senza senso. Vi voglio bene» – lasciano spazio alle hit più amate: da “Sbatti” a “Nero” fino al medley con piano, archi e cori (ci sono “NMRPM”, “Blu”, “Coltellata”, “Meltinpot”).
Anticipato dalla ruspante scritta “Mo arrivo, Anzi arriviamo” sul maxischermo, Gazzelle ospita sul palco prima Marco Mengoni (per cantare insieme “Il meno possibile”) – dopo la sua comparsata nel 2022 sul palco del cantante di Ronciglione – e poi Mara Sattei con “Tuttecose”. Con “Zucchero filato” si accendono i fumogeni sul prato, come un vero raduno rock, come ai concerti di Vasco. Mentre l’intro al pianoforte di “Sopra” scalda le voci, “Flavio” diventa la nuova preparazione pre-partita (in cui, tra l’altro, appare sugli schermi lo striscione di tottiana memoria, “6 Unico”). E infatti proprio Mobrici, che arriva per duettare su “Sette”, lancia insieme a Flavio, due palloni Supertele sulla folla. Diretto on stage anche un altro ‘fratello’ di Maciste Dischi, Fulminacci, per cantare su “Milioni”.

Lo striscione “Sono flavio sessuale”
Momento chitarra e voce con “Ora che ti guardo bene”, “Belva” e “Scintille” mentre il più grande ringraziamento va ai genitori: «Salutate i miei genitori che stanno qui, senza di loro nessuno di noi sarebbe qui». E poi l’altra grande dedica, «per Ilaria, l’amore della mia vita», sulle note di “La prima canzone d’amore”. “Idem” unisce tutti mentre arriva la prima, e unica, cover della serata, “L’amore conta” con l’arrivo inaspettato sul palco di Ligabue. «Una cosa meravigliosa e Flavio se la merita tutta», è la dedica del cantante di Correggio.
Piante tutte le lacrime su “Punk” e “Tutta la vita”, Gazzelle chiude con una tripletta da finale di Champions – “Quella te”, “Destri” e “Non sei tu” – mentre dal prato spunta lo striscione “Sono flavio sessuale”. «Un sogno che si realizza, non pensavo potesse succedere». Ciao Flavio, a presto.
La scaletta di Gazzelle allo Stadio Olimpico di Roma
- “Meglio così”
- “Vita paranoia”
- “Però”
- “Sbatti”
- “Nero”
- “E pure…”
- “Qualcosa che non va”
- “È andata come è andata”
- “Una canzone che non so”
- “Nmrpm”
- “Blu”
- “Coltellata”
- “Meltinpot”
- “Il meno possibile” (con Marco Mengoni)
- “Tuttecose” (con Mara Sattei)
- “Fottuta canzone”
- “Zucchero filato”
- “Sopra”
- “Flavio”
- “Sette” (con Mobrici)
- “Milioni” (con Fulminacci)
- “Non lo dire a nessuno”
- “Settembre”
- “Coprimi le spalle”
- “Ora che ti guardo bene”
- “Belva”
- “Scintille”
- “Smpp”
- “La prima canzone d’amore”
- “Scusa”
- “Idem”
- “L’amore conta” (con Ligabue)
- “Punk”
- “Tutta la vita”
- “Quella te”
- “Destri”
- “Non sei tu”