
“Cercavo te” è il nuovo singolo di Samuspina che segue il brano d’esordio “Come si fa”. Samuele Spina, cresciuto a Milano, a soli 22 anni – con lo pseudonimo di Danny Trexin – ha già alle spalle diverse esperienze di successo come producer di musica elettronica e dance che gli hanno già fatto guadagnare svariati riscontri positivi anche a livello internazionale.
Samuspina aprirà gli show estivi di Tananai a Torino, Milano e Roma.

Come nasce “Cercavo te”? A chi è dedicata?
“Cercavo te” nasce intorno febbraio: da sempre ho bisogno di spaziare e viaggiare con la testa, e in quel periodo pensavo molto ad un mood estivo, con la costante voglia di scappare con ‘Te’ lontano dalla città, in un posto che solo noi conosciamo, probabilmente al mare. È dedicata a tutte quelle persone che si cercano e hanno bisogno di scappare insieme per stare da soli e star bene al 100% per fuggire dalla routine, labirinti (bivi) e muri grigi della città.
Nel tuo primo singolo “Come si fa” cantavi “Sono cattivo ma metterò la testa a posto”. Secondo te cosa lo accomuna a “Cercavo te”?
“Come si fa” e “Cercavo te” sono state scritte in due periodi e modi differenti. “Come si fa” è stata molto più un insieme di situazioni che non ho mai amato e poi accumulate mentre “Cercavo te” è uscita un po’ più di getto, con la mente più aperta e in modo spensierato. A volte mi son sentito cattivo con me stesso, cercando sempre di più di voler essere come gli altri mi volevano, mettendomi addosso pensieri differenti che non ho e sentendomi poi quasi in difetto, ripetendomi che avrei messo la testa a posto. Da lì in poi ho cercato sempre di più me stesso, è stato un cambiamento continuo che mi ha portato a scrivere poi “Come si fa”.
Il tuo pseudonimo elettronico è Danny Trexin. Quanto c’è di Danny in questi due singoli?
Tanto tanto, Danny per me non avrà mai fine, Samuspina è probabilmente un’evoluzione di quel progetto. Non mi sono mai sentito obbligato dentro di me a cambiare il modo in cui producevo negli ultimi mesi, ho sempre fatto ciò che amo e il mio vero background è sempre stato Danny, quindi non potrei mai screditare il me del passato. All’interno di questi due singoli si può sentire un sound con richiami alla dance, all’elettronica e in generale un po’ al mondo edm. Ciò non vuol dire che rimarrò solo su quel genere lì anzi, come detto in precedenza, cerco sempre di variare e spaziare e lo sentirete anche più avanti!
Non hai paura a raccontare i tuoi vent’anni nelle canzoni. Ma come sono questi vent’anni? Qual è una tua paura ricorrente?
Non posso assolutamente lamentarmi, cerco di viverli al meglio, cercando intorno a me più occasioni possibili in qualsiasi contesto per conoscere, socializzare e creare sempre di più. Come ogni ventenne credo la vita sia anche fatta di alti e bassi, che forse in una città come la mia dove son cresciuto e vivo, ovvero Milano, sono ancora più forti: la FOMO è molto alta. Io stesso mi dico spesso come motto giornaliero “un’ora ci sei, l’ora dopo non ci sei”! L’importante è saper bilanciare bene tutti questi elementi, che vuol dire anche saper rimboccarsi le maniche in qualsiasi momento. Per il resto sono un tipo easy, un po’ spensierato, faccio ciò che amo davvero, ovvero divertirmi con la musica, cerco di vivere tante esperienze, e poi tanto divertimento, credo come giusto che sia per un ventenne!
