Giovanni Toscano, “Arrogantissimo”: il momento in cui si diventa grandi

Giovanni Toscano - Foto di Claudia Sicuranza
Giovanni Toscano – Foto di Claudia Sicuranza

Pisano, classe ’96. Giovanni Toscano è un attore, scrittore e cantautore. Si chiama “Arrogantissimo” il suo primo album per La Tarma Records che vive di natura e città, di incontri e addii, di poesia e follia. Dalle influenze del cantautorato italiano, primi fra tutti Ivano Fossati e Lucio Dalla, a influenze più rock come Vasco Rossi, ma anche la musica francese o il richiamo del sound sudamericano degli anni ’70.

Giovanni Toscano è un viaggiatore che raccoglie spunti e storie in ogni suo viaggio e che mette qui in scena un nuovo racconto musicale. “La stesura di questo album mi ha accompagnato in un momento particolare della vita”, racconta lui stesso, “il momento di diventare grandi: l’ultimo anno di Accademia, l’abbandono di casa, il trasferimento a Roma, l’indipendenza, insomma imparare a cavarsela. Dentro a questi pezzi c’è tutto ciò che amo, la campagna, la solitudine quando ha un senso, i miei amici e i miei amori, immaginari o reali che siano”.

Ma nei 13 brani che compongono “Arrogantissimo” c’è anche la tristezza, la solitudine, la sconfitta e lo spaesamento, immaginario o reale che sia. “Amo la musica, non c’è niente di più bello di mettere in piedi una canzone e accorgersi che a un certo punto tutto torna e quel pezzo ha una vita propria”. L’artista incontrerà il pubblico il 5 aprile a Roma (Discoteca Laziale, ore 17:00) e il 23 a Lucca (Sky Stone & Songs, ore 17:30)

"Arrogantissimo" Giovanni Toscano

Ciao Giovanni! Come mai hai deciso di chiamare il tuo primo album “Arrogantissimo”?
Secondo me la caratteristica peggiore di una persona è l’arroganza, quindi sono tutte canzoni in realtà molto dolci e molto teneri, almeno così ho provato a fare. Mi piaceva il contrasto e poi l’idea di utilizzare un superlativo, sono così bislacchi.

A chi dedichi questo lavoro?
Ah questa è una domanda molto interessante, non ci avevo pensato. Però sul vinile ci sono dei ringraziamenti. E quindi a tutte le persone che sono lì: i miei amici, la mia famiglia, le ragazze e le situazioni che ho amato, quindi tutto molto in positivo.

Com’è stato il tuo trasferimento da Pisa a Roma? E come ti ha aiutato la musica giorno dopo giorno?
Io ho molta difficoltà a prendermi degli impegni e ma proprio per questo ho organizzato la fuga in cinque giorni: io da Pisa a Roma in 4 giorni ho trovato una stanza, sono scappato, ho incontrato mio padre sulle scale che mi ha detto “ma dove vai?”, gli ho detto “babbo vado a Roma” e allora mi ha detto “prenditi cura di te”. Così i miei hanno saputo del mio viaggio a Roma. Arrivato lì, è stato un miscuglio di emozioni, ho sentito dopo tanto tempo di appartenere a qualcosa e lì, sentendo questa sicurezza, allora mi sono dedicato alle mie cose totalmente.

Di solito in quale periodo della giornata nascono le tue canzoni?
Non c’è un orario, però tendenzialmente nel tardo pomeriggio.

Giovanni Toscano - Foto di Claudia Sicuranza
Giovanni Toscano – Foto di Claudia Sicuranza

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