
A due anni di distanza dal precedente “Peacemeal”, il cantautore americano Ron Gallo è tornato con il nuovo album “Foreground Music”. Un urlo contro i costruttori che trasformano i quartieri in annunci pubblicitari di AirBnB, i padroni delle multinazionali che decidono quanto deve costare la musica e gli estremisti determinati a portare avanti un’apocalisse di distruzione razziale e civile.
“Foreground Music” è “come sarebbe una crisi esistenziale se potesse essere anche divertente”. Ron Gallo passa dal fuzz al lounge jazz, al freaky pop, al post-punk e di nuovo a una musica rock divertente e trascinante cogliendo i più disparati temi: età dell’ansia, apatia vs azione, gentrificazione, narcisismo, retail therapy, xenofobia, paura del futuro nelle nuove generazioni, estremisti di destra, capitalismo, cambiamento climatico e l’esperienza di avere una persona cara con una dipendenza.
Ron Gallo afferma: “Il mondo è completamente fottuto ma l’Universo è dentro di te”.

Qual è il significato di “Foreground Music”?
L’opposto di “musica di sottofondo”! Ahah. Penso che sia un buon nome per il genere di musica che faccio, in quanto è urgente, inevitabile e arriva dritto in faccia sia nel suono che nel contenuto dei testi.
Un album contro i costruttori che trasformano i quartieri in spudorati annunci di AirBnB, i padroni delle aziende che decidono quanto debba costare la musica e gli estremisti decisi a provocare un’apocalisse razziale e razzista. Non pensi che questi pensieri siano troppo estremi?
Non lo sono affatto. Il fatto che il male e l’avidità siano le forze principali che guidano l’umanità è estremo. Forse è più amplificato in America in questo momento, ma sta accadendo e sento che è necessario parlarne piuttosto che fingere che non stia accadendo.
Chi sono i “cattivi della nostra società”?
Gli avidi, coloro che mancano di empatia, i politici alimentati dall’odio e coloro che ne hanno il potere.
Hai detto che il disco è “come suonerebbe una crisi esistenziale se potesse essere anche divertente”. Hai mai vissuto una crisi esistenziale?
Molte! Penso che sarebbe strano non farlo, considerando la natura del mondo e i musicisti che si vedono strappare via il proprio sostentamento e il proprio scopo per alcuni anni.
Rabbia, ansia e ironia sono la sostanza di “Foreground Music”. Pensi che sia diverso dai tuoi progetti precedenti?
No, sono temi piuttosto comuni in termini di liriche. Tuttavia la musica che li circonda è cambiata molto. Voglio dire che l’intenzione è quella di far sentire le persone meno sole in queste situazioni e che tutto questo viene da un luogo di amore per l’umanità.
Tante persone stanno scappando dalle zone di guerra: Libia, Afghanistan, Etiopia e Ucraina. Secondo te, per citare un tuo brano, “la vita è un privilegio”?
La vita non è assolutamente un privilegio, ma certe persone di potere la trattano come se lo fosse. Tutti dovrebbero avere accesso alla possibilità di vivere bene, ma invece, per come sono strutturate le cose, bisogna guadagnarsela.
Ancora una volta l’arancione torna sulla copertina di uno dei suoi album. È il tuo colore preferito?
Oh sì.
Puoi dirci come è nato il brano “San Benedetto”?
Negli ultimi anni ho trascorso molto tempo in Italia, il che è un miracolo. Il tempo trascorso lì mi ha aperto gli occhi su come percepisco il mio Paese, l’America (non in senso positivo). Così, ho voluto scrivere una canzone su questa esperienza in cui l’Italia è il riflesso di come la vita potrebbe essere migliore in molti modi.
Hai trovato l’amore in Italia, Chiara. Ma quali sono le cose dell’Italia che ti fanno impazzire?
Haha. Non mi sono abituato agli orari casuali dei ristoranti e dei negozi. Poi i promoter musicali italiani che sono tradizionalmente schizofrenici con i soldi. Questo è tutto. Non molto.
Hai detto: “Il mondo è completamente fottuto, ma l’universo è dentro di te”. Hai speranza nell’umanità? E come credi sarà il mondo tra 50 anni?
Mantengo sempre la speranza nell’umanità, perché senza di essa sarebbe difficile andare avanti. È quasi impossibile dire come sarà il mondo tra 50 anni. Potrebbe essere il Paradiso o l’era glaciale. Dipende da noi, credo.
