L’Officina Della Camomilla sul palco del Mi Ami Festival

L'Officina Della Camomilla

L’Officina Della Camomilla è tra i primi nomi annunciati del MI AMI Festival 2023. Un annuncio a sorpresa per il festival di Musica Importante a Milano che si svolgerà dal 26 al 28 maggio al Circolo Magnolia.

Da quindici anni il progetto nato dall’intuizione di Francesco De Leo descrive con spensieratezza in musica “quello che passa fuori dalla propria finestra”. Si affaccia sulla Milano dei Navigli, sul Parco Sempione, sull’area C, su Brera, sulle zone militari. Personaggi, veri o immaginari, che non hanno paura di raccontare o di essere raccontati, figure che si incontrano e scivolano veloci come i paesaggi attraverso i finestrini di un tram, ragazzi appena accennati che in fondo potremmo essere (stati) noi. I brani sono come istantanee, una tavolozza su cui i “nostri” riversano colori pastello e riflessioni a 360°, senza retoriche tronfie o velleità di giudizi universali. Le canzoni possono prendere vita da appunti, pensieri surreali, allucinazioni modellate, cieli nuvolosi, da ogni piccola sensazione che affiora sottopelle.

Strumenti giocattolo e tastierine mischiate al clapping, chitarre distorte à la Libertines dei tempi d’oro, un Alex Turner che preferisce le filastrocche macabre ai muri di suono delle scimmie artiche. Favole cattive, passaggi meno nervosi che ricordano i migliori The Pains Of Being Pure At Heart. L’amore-odio per Milano, l’alienazione nei non-luoghi e per i lavori sempre più improbabili, giocata su accenni di ninnenanne per non dormire, come direbbe il mai troppo compianto Pier Vittorio Tondelli. E poi, le fascinazioni per l’uptempo e per il pop più zuccherino, quello che fa innamorare, fatto per celebrare in posti improbabili i ritorni più attesi. Sembra impossibile far convivere assieme tutte queste cose, eppure L’Officina della Camomilla ci riesce, facendo di questo apparente caos una cifra stilistica chiara e potente.

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