The Cure a Firenze: il sorriso oscuro di Robert Smith

The Cure – Foto di Andy Vella

Robert Smith e i suoi The Cure sono tornati in Italia per quattro date nei palasport italiani – Bologna, Firenze, Padova, Milano – per suonare i migliori brani della loro discografia e alcuni inediti che faranno parte del prossimo album “Songs Of A Lost World” in uscita prossimamente.

Oltre quarant’anni di successi racchiusi in due ore e mezza di show: ecco il racconto del concerto dei Cure di martedì 1 novembre al Nelson Mandela Forum di Firenze!

Il Racconto del Concerto

Una pioggia (sonora) incessante accoglie l’ingresso dei The Cure sul palco del Nelson Mandela Forum di Firenze, seconda tappa del tour italiano – saranno poi il 3 novembre alla Kioene Arena di Padova e il 4 al Mediolanum Forum di Milano. Lo show toscano prende il via con la lunghissima “Alone”, primo inedito del prossimo album di inediti “Songs Of A Lost World”, il primo da “4:13” del 2008.

Robert Smith saluta, ringrazia, raccoglie i regali che il pubblico gli lancia durante il lunghissimo intro per poi imbracciare la chitarra e portarci negli anni ’80: dal mondo oscuro di “Disintegration”, uno dei dischi più amati della band inglese – “Pictures Of You”, “Closedown”, “Lovesong”, “Fascination Street”, “Lullaby” – passando per “Charlotte Sometimes” e “A Night Like This” in cui il leader suona il flauto. Un altro inedito spunta in scaletta, “And Nothing Is Forever”, prima del rientro con la macchina del tempo negli 80s con “Cold” (da “Pornography”), “Push”, “Play For Today”, “A Forest”, “Shake Dog Shake”; in mezzo “Burn”, dalla colonna sonora de “Il Corvo”, film del 1994 con Brandon Lee. La prima parte – durata un’ora e mezza – si chiude con “From The Edge Of The Deep Green Sea” e “Endsong”, brano inedito di prossima pubblicazione.

Due Ore e Mezza di Show

Trenta minuti per la seconda parte, in cui Smith e co. si mettono a nudo presentano un altro inedito, “I Can Never Say Goodbye” dedicata alla scomparsa del fratello Richard Smith: «Abbiamo scritto più di trecento canzoni dei Cure ma questa è per mio fratello». Segue “Faith” – suonata per la prima volta a Bologna la sera prima dopo un silenzio di 11 anni – e “A Forest”, in chiusura del secondo encore e di due ore piene di show.

L’ultima parte è un salendo di emozioni e hit. Il ragno tesse la sua tela sullo schermo alle spalle del sestetto inglese mentre partono le prime note di “Lullaby”, manifesto del goth e della musica dark, e poi per la prima volta in questo tour debutta “Hot Hot Hot!!!” da “Kiss Me Kiss Me Kiss Me” del 1987 – «È tanto che non la suoniamo». In rapida sequenza arrivano “The Walk”, “Close To Me”, “In Between Days” e “Just Like Heaven”. La chiusura è un grande abbraccio e un ritorno agli esordi – “Boys Don’t Cry” – a ricordarci che i Cure sono destinati a rimanere ancora per molti, moltissimi anni.

La Scaletta dei The Cure a Firenze

  1. Alone
  2. Pictures of You
  3. Closedown
  4. A Night Like This
  5. Charlotte Sometimes
  6. Lovesong
  7. And Nothing Is Forever
  8. Cold
  9. Burn
  10. Fascination Street
  11. Push
  12. Play for Today
  13. A Forest
  14. Shake Dog Shake
  15. From the Edge of the Deep Green Sea
  16. Endsong
  17. I Can Never Say Goodbye
  18. Faith
  19. A Forest
  20. Lullaby
  21. Hot Hot Hot!!!!
  22. The Walk
  23. Friday I’m in Love
  24. Close to Me
  25. In Between Days
  26. Just Like Heaven
  27. Boys Don’t Cry

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