
Era il 2016 quando Adam Duritz e i suoi Counting Crows si sono esibiti a Roma per l’ultima volta, in apertura a Bruce Springsteen al Circo Massimo. Ora la band di “Mr Jones” ha fatto ritorno nella Capitale, all’Auditorium Parco della Musica “Ennio Morricone” per presentare i brani del nuovo lavoro “Butter Miracle Suite One”. Il tour continua a Firenze (6 ottobre) e Milano (7), biglietti su ticketone.it.
Il Racconto del Concerto
Adam Duritz presenta David Keenan, giovane cantautore di Dundalk, Irlanda, che di fronte al pubblico romano («Questa è la mia prima volta in Italia») porta i brani dei suoi dischi “A Beginner’s Guide to Bravery” (2020), “What Then?” (2021) e del prossimo lavoro in uscita a novembre. Voce calda, tra Jeff Buckley e Ryan Adams. Ore 21:45, arriva l’ora dei Counting Crows che scelgono di partire con l’atmosfera rarefatta di “Round Here”, prima canzone del disco d’esordio “August and Everything After” (1993).
Dopo la deviazione sulla Route 66 tra le note di “Scarecrow”, arriva quasi a sorpresa “Mr Jones”, cantata a metà con il pubblico, fino ad abbassare subito i toni con “Colorblind”, colonna sonora del film ‘Cruel Intentions’ del 1999. Adam Duritz prende confidenza con il palco e con i suoi spettatori che chiama a più riprese mentre tira fuori dal cappello “Butterfly In Reverse”, «una canzone dimenticata per quasi vent’anni». Spuntano mandolino e fisarmonica per addentrarsi nel territorio più inesplorato d’America: da “Cover Up The Sun” passando in “Omaha” fino a “When I Dream Of Michelangelo”, senza mai dimenticare la matrice rock – “Monkey”, dedicata al fonico di palco, “Miami”, “Angel Of The Silences”.
In sequenza arrivano i brani del nuovo progetto discografico “Butter Miracle Suite One” – “The Tall Grass”,
“Elevator Boots”, “Angel of 14th Street”, “Bobby and the Rat‐Kings” – ormai parte fondamentale della nuova vita di Duritz che solo pochi anni fa ha rivelato pubblicamente il suo problema mentale dissociativo con conseguente abbandono dei dreadlocks. La fisarmonica di “A Long December” accompagna la band di San Francisco verso i bis: il concerto nella Sala Sinopoli si chiude con la grande festa di “Hanginaround” e l’introspezione di “Holiday in Spain”. Adam Duritz saluta il pubblico romano cantando a squarciagola “California Dreamin'”: «Grazie a tutti, tornate a casa sani e salvi, prendetevi cura di voi stessi. Dobbiamo andare…torneremo!»
La Scaletta del Concerto dei Counting Crows a Roma
- Round Here
- Scarecrow
- Mr. Jones
- Colorblind
- Butterfly in Reverse
- Cover Up the Sun
- Omaha
- Monkey
- Ghost Train
- Miami
- God of Ocean Tides
- Angels of the Silences
- When I Dream Of Michelangelo
- The Tall Grass
- Elevator Boots
- Angel of 14th Street
- Bobby and the Rat‐Kings
- Rain King
- A Long December
- Hanginaround
- Holiday In Spain