Lorde antidiva nell’Antica Roma ha smesso di ballare da sola

Lorde ha cantato giovedì 16 giugno all'Auditorium Parco della Musica di Roma: il racconto
Lorde – Foto di Auditorium Parco della Musica

Giovedì 16 giugno all’Auditorium Parco della Musica (Cavea), la cantante neozelandese Lorde è arrivata per la prima volta in concerto a Roma per presentare il nuovo album “Solar Power”: il racconto

Nel 1996 “Io Ballo Da Sola” di Bernardo Bertolucci rubò la scena al festival di Cannes. Grazie all’interpretazione di Liv Tyler, figlia dello Steven degli Aerosmith, nel primo vero ruolo da protagonista in un film, tutte le insicurezze delle adolescenti negli anni ’90 vennero messe di fronte a uno specchio e trasformate in forza, iconica la scena in cui lei, Lucy Armon, balla nella sua stanza con le cuffie e il walkman in mano. Nello stesso anno, ma dall’altra parte del mondo, in Nuova Zelanda, una delle cantanti più amate del momento, Lorde, veniva al mondo. C’è un filo sottile ma indissolubile che lega quel film alla cantante di Auckland.

Leggi anche: Tash Sultana sul palco di Unaltrofestival il 30 agosto a Milano

In un a calda serata di quasi estate Lorde si presenta per la prima volta al cospetto del pubblico capitolino (e non solo) nella Cavea dell’Auditorium Parco della Musica per un sold out annunciato, a fare da cornice i brani dell’ultimo album “Solar Power”, il ritorno alla vita della cantautrice neozelandese. <<Roma buonasera e benvenuti al “Solar Power Tour”, io mi chiamo Lorde>> si presenta l’artista e si scusa per non aver mai suonato nella Capitale, <<da pazzi non averlo fatto prima>>.

Il Racconto del Concerto di Lorde a Roma

Insieme a Ella Marija Lani Yelich-O’ Connor, questo il vero nome della cantante, ci sono in totale 7 musicisti ma il fulcro essenziale è composto da basso, chitarra e batteria che la accompagnano anche nelle parti vocali. Un gigante tamburo nasconde Lorde, lasciandoci solo la sua ombra, sulle note dell’apripista “Leader Of A New Regime” ma è con “Homemade Dynamite” che si scatena il ‘folletto di Auckland’ vestita con top e pantaloni rossi e una camicia bianca. Tra ringraziamenti, “ti amo” dalla tribuna e il cambio d’abito con un vestito lilla, lo show prosegue veloce tra i brani dei tre dischi – “Pure Heroine” (2013), “Melodrama” (2017)” e “Solar Power” (2021) – fino al primo vero discorso dopo “Ribs”: <<Amo la vostra città, c’è una cosa bella dopo l’altra, mi ispira molto essere qui>>.

<<Sono stati due anni difficili, ci siamo tutti sentiti pesanti...ma io amo ballare, andare nei bar, ai concerti>>. Lorde celebra il ritorno alla vita, allontana i pensieri negativi e avvicina quelli positivi presentando “The Louvre”, <<alcuni sentimenti devi solo lasciarli andare>>, cui segue “Big Star”. Prima di eseguire una delle sue canzoni più amate, “Liability”, seduta sull’enorme scala di legno che si restringe in cima (quasi a significare la difficoltà di raggiungere il Paradiso, la Pace interiore), la voce neozelandese si sente in dovere di parlare ancora con i suoi fan mentre, dietro di lei, si staglia un’eclissi scenografica: <<A Roma ci sono chiese incredibili, posti meravigliosi, bellissime cose, tanta arte…Sono venuta qui la prima volta a 16 anni, ora sono qui e apprezzo tutto veramente con altri occhi>> e china la testa al pubblico <<grazie di stare qui insieme a me>> ma non dimentica i momenti brutti che ha passato, <<a volte sei da sola, spesso triste>>.

Gran Galà e Glitter

Cambio d’abito e come Belle de La Bella e La Bestia Lorde indossa un abito giallo da gran galà – si cambia dietro al solito tamburo, le ombre non riescono a nascondere le sue forme – mentre sale e scende dalla scala cantando “Sober”, “Supercut”, “Perfect Places” e “Green Light” con coriandoli sulla folla. Breve pausa e l’isolana torna con un abito velato pieni di glitter per cantare a cappella “Helen of Troy” seguito da “Royals”, primo singolo di successo dall’EP “The Love Club” e poi inserito nell’esordio “Pure Heroine”. <<Grazie mille Roma, non dimenticherò mai questa serata sotto le stelle, voglio farvi un ultimo regalo…>> e chiude con “A World Alone”.

La giovane ventiseienne non è una diva, non è Beyoncé o Rihanna, domina le classifiche di tutto il mondo ma il suo non è uno show pop, con fuoco e ballerini sul palco. In dieci anni di attività, Lorde è rimasta ancora nella sua cameretta che oggi, forse, è un po’ più grande e quando balla da sola ha sempre sotto di lei migliaia e migliaia di persone a condividere con lei gioia e tristezza.

Il Concerto in 120 Secondi

La Scaletta di Lorde a Roma

  1. Leader of a New Regime
  2. Homemade Dynamite
  3. Buzzcut Season
  4. Stoned at the Nail Salon
  5. Fallen Fruit
  6. The Path
  7. California
  8. Ribs
  9. The Louvre
  10. Big Star
  11. Liability
  12. Secrets From a Girl (Who’s Seen It All)
  13. Mood Ring
  14. Sober
  15. Supercut
  16. Perfect Places
  17. Solar Power
  18. Green Light
  19. Oceanic Feeling
  20. Helen of Troy
  21. Royals
  22. A World Alone

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.