I Subsonica a Villa Ada: “Siamo Qui Per Ritrovarci Il Prima Possibile”

Foto di Pasquale Modica

Un momento di silenzio per guardare in faccia ognuno dei presenti e poi è pronta a partire anche a Villa Ada, la navicella extraterrestre dei Subsonica. <<Strano vedervi seduti ma c’è un sentore di un nuovo inizio>> e perciò la band torinese ha deciso per questo nuovo tour estivo di <<iniziare dall’inizio>> e suonare <<gran parte del primo album>>.

Subsonica usciva nel ’97 ma un anno prima si fondava la band che, manco a farlo apposta, oggi è costretta a festeggiare i 25 anni senza poter vedere il proprio pubblico ballare, agitarsi e pogare. E allora via con “Come Se”, “Funk Star”, “Cose Che Non Ho”, “Istantanee”, “Onde Quadre” e “Radioestensioni”, un ritorno alle origini della musica quando <<la musica arrivava dalla Giamaica e veniva contaminata con quella che è poi la Dub>>, spiega Max Casacci.

Post punk. I Subsonica erano e sono rimasti tuttora dei divi post punk, in una maniera tutta loro. E intanto il pubblico romano si sveglia lentamente dal torpore per salire sulla nave che – stavolta per davvero – arriva in una foresta. <<Sarà veramente difficile rimanere seduti, ragazzi>> intima un Samuel pastore che continua a raccontare il percorso del gruppo nato <<da quell’humus musicale di radio libere>>. Lungo salto al 2006, <<quando usciva ‘Terrestre’ con la svolta elettrica>>, per ricordare che una certa “Abitudine” non muore mai.

Foto di Pasquale Modica

Una pausa dai tempi teatrali ci porta nella “Giungla Nord” – settima e ultima traccia estratta dal debut album – prima che Boosta ringrazi il pubblico di Roma <<perché ancora prima di Torino è la città che ci ha accolto, a Vicolo del Fico c’era una coda davanti al locale e da allora sono passati tanti anni…>>. Ma la nave Subsonica ci porta stavolta prima nel 2011 con “Incantevole” e poi nel 2002 con “Eva Eva”, <<la libertà che dovremmo ricercare tutti quanti>>.

I cinque piemontesi aprono il loro cuore con <<una dedica a un amico che ci ha insegnato la bellezza della sperimentazione>>, Franco Battiato; il Maestro ha insegnato a Samuel e co. come <<anche una semplice canzone sia un’opera d’arte>>: ecco dunque “Up Patriots To Arms”. Altro amico, Claudio Coccoluto, <<genio della musica>> viene ricordato in scaletta con “Il Centro Della Fiamma”.

<<Siamo qui per ritrovarci il prima possibile>> spiega Samuel per un’arringa a favore del vaccino, <<unica soluzione>> per non ritornare in una “Nuova Ossessione”, in un nuovo lockdown e sprofondare in un buco nero senza ritorno. E ripercorrono tutte le “Strade” <<che abbiamo fatto per arrivare fino a qui>>, in 25 anni di album e tour – <<abbiamo fatto anche 200 concerti in un anno, in ogni buco di culo d’Italia>> – mai dimenticando i 20 anni dai fatti di Genova <<con i post fascisti al Governo>> cui dedicano “Sole Silenzioso”.

Tutto finito? C’è un’ultima sorpresa, un bis <<per i golosoni>>, quella “Tutti I Miei Sbagli” che i Subsonica provano ancora a rinnegare – soprattutto per averla portata a Sanremo – ma di cui non possono proprio fare a meno. Si chiude così un afoso giovedì 23 luglio e la divulgazione storica è perciò ultimata, ora si può ripartire verso altri mondi. <<Ricordare vuol dire guardare a che punto siamo>>. E i Subsonica stanno più che bene.

Foto di Pasquale Modica

SCALETTA

  1. Come se
  2. Funk Star
  3. Cose che non ho
  4. Istantanee
  5. Onde quadre
  6. Radioestensioni
  7. Ratto
  8. Abitudine
  9. Giungla Nord
  10. Istrice
  11. Incantevole
  12. Eva-Eva
  13. I cerchi degli alberi
  14. Bottiglie rotte
  15. Up Patriots To Arms (Franco Battiato cover)
  16. Il centro della fiamma
  17. Nuova ossessione
  18. Strade
  19. Sole silenzioso
  20. Tutti i miei sbagli

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