Sierra: “Dall’Altra Parte Dello Specchio C’è La Versione Migliore Di Noi”

Sierra - Foto di Marco Cignitti
Sierra – Foto di Marco Cignitti

Dopo il successo nell’edizione 2019 di X Factor, i Sierra sono tornati con il nuovo EP “Profondamente” per Sony Music/Epic Records composto da 8 tracce tra cui “Mezze Lune” e sette inediti, in cui continuano l’esplorazione musicale tra pop e radici hip hop, arricchite da elementi EDM e dance ma anche dalla nuova scuola francese trap con le illustri produzioni di ZefCosmphonixMachweoMr MonkeyNiro e Pitchbull.

“Profondamente” è uno <<specchio per poter entrare nel mondo delle idee, potersi ritrovare e quindi crescere interiormente>>. Il mood è diviso tra felicità e tristezza ed incarna <<la dissonanza cognitiva della società odierna, spaccata a metà tra la voglia di rialzarsi e la comodità di rimanere immobile>>. Otto tracce che hanno l’obiettivo di scavare a fondo dentro il duo romano e <<riflettere i propri mutamenti personali, le paure e le gioie, il viaggio delle nostre anime>>.

Ecco la nostra intervista ai Sierra!

Gli stati d’animo dell’EP si muovono tra la felicità e la tristezza. State cercando di trovare il vostro “equilibrio nella forza”?
La vita è una continua ricerca della Metriotes, la giusta moderazione, il corretto dosaggio. Così in musica centelliniamo i colori dello spettro emotivo come degli alchimisti per arrivare all’immagine che vogliamo. Cerchiamo di mantenere il gioco di luce ed ombra perfettamente in bilico. Nella vita è più complicato ricercare un equilibrio, per questo facciamo musica. Per salvarci da noi stessi. 

Dalla finale di X Factor del 2019, cosa è cambiato per voi? Come state procedendo nella vostra ricerca sonora?
Da X Factor abbiamo acquisito un’esperienza riproducibile solo ad altissimi livelli. Da lì abbiamo visto cosa vuol dire lavorare senza sosta e vivere le dinamiche del Music Business. Quello che abbiamo imparato lo ripetiamo a mente come un mantra in ogni sezione del nostro processo creativo. La ricerca sonora è sempre in movimento, vogliamo rappresentare l’alternativa a determinati sound troppo saturi e diventati quasi macchiette a furia di produrli in serie.

In alcuni brani dell’EP sento l’hip hop italiano anni ’90 fondersi con il pop. In particolare “Nei Giorni Che Mi Rimangono” e “Sei Tu” sento Gemelli Diversi, Frankie Hi Nrg e i Sottotono. Siete d’accordo? Quali sono gli artisti che vi hanno maggiormente avvicinato alla street music?
Non sono proprio gli ascolti che ci hanno condizionato di più, ma sicuramente c’è una fusione con gli anni ’90/’00. Abbiamo ispirazioni di qualsiasi tipo, a prescindere dal sound street dal quale proveniamo e facciamo parte. Nel periodo della scrittura dell’EP per esempio abbiamo riscoperto pezzi di Timbaland, dei Gorillaz, dei Brockhampton, più vicini a quell’eterogeneità che vogliamo raggiungere. La street music ci ha educato in tutta la sua ampiezza, dai Linkin Park a Noyz Narcos, dai PNL a Kendrick Lamar.

Il pezzo di apertura, “Goleador”, profuma di eurodance primi 2000. Come nasce il brano?
Il brano solletica molto un EDM simile ai pezzi di Avicii, dato che siamo amanti anche dei generi più elettronici, volevamo creare una combo tendente al Pop Urban. Abbiamo steso una bozza di beat e l’abbiamo proposta ai Cosmophonix che hanno finalizzato la produzione al meglio. In studio da loro abbiamo buttato giù delle strofe e un ritornello che già avevamo da tempo. Done.

Parliamo di produzioni. Zef, Cosmphonix, Machweo, Mr Monkey, Niro e Pitchbull sono i nomi che hanno messo le mani su “Profondamente”. La scelta di così tanti producer è dovuta al vostro sound “multifaccia”?
Assolutamente sì. La cura dell’EP da parte di più produttori era la chiave per aprirsi a più soluzioni possibili. Tutto comunque partiva da nostre idee di beat e di sonorità che avevamo ben chiare da qualche mese. I produttori diversi sono stati i grandi interpreti di quelle bozze che avevamo in mano. È stata una grande soddisfazione poter lavorare con così tanti professionisti per il nostro primo EP.

Sulla copertina di “Profondamente” c’è uno specchio. Cosa c’è oggi dall’altra parte dello specchio?
Alice attraversa lo specchio per trovarsi in un mondo dominato dalla sua psiche. Lo specchio in Biancaneve mostrava le proprie brame. Come elemento si presta molto al concetto del doppio, del Narciso, dell’alter ego, si affaccia ad un mondo opposto ma non così tanto slegato dal nostro. In “Profondamente” lo specchio è la musica. Essa riflette le anime di chi l’ascolta, come quando si prega e ci si rivela per quello che si è davvero. In quello specchio abbiamo seppellito i nostri segreti, ora la gente può immedesimarsi. Dall’altra parte c’è la versione migliore di noi forse.

Sierra - Foto di Marco Cignitti
Sierra – Foto di Marco Cignitti

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