
C’era tanta aspettativa per il ritorno dei Ride nei club italiani ed è stata ampiamente ripagata con oltre un’ora e mezza in cui Mark e Andy si sono disciolti e poi riuniti in un unico fluido noise.
Oltre 30 anni di attività, interrotta tuttavia per quasi due decadi, in cui il quartetto di Oxford ha finalmente eliminato i dissapori per amore della musica. Archiviato il decennio come bassista degli Oasis (1999 – 2009) e i due album con i Beady Eye, dal 2014 il figliol prodigo Andy Bell è tornato per riabbracciare Mark Gardener.
Prima con “Weather Diaries” e poi con il successivo “This Is Not A Safe Place” – uno dei lavori più belli del 2019 – i Ride sono ritornati nella Top 20 inglese e negli slot dei festival più importanti come Primavera Sound e Glastonbury.

E proprio “This Is Not A Safe Place” è scheletro e muscoli del live milanese alla Santeria Toscana 31 con ben 8 brani su 19 (quasi metà scaletta), a significare che la nuova vita è cominciata ed è anche ben avviata, senza mai dimenticare brani storici come ad esempio “Vapour Trail” e “Seagull”.
Come Mark Renton nella scena finale di “Trainspotting”, le chitarre velocemente si rincorrono tra loro, aiutate dal calore dei moltissimi fan inglesi presenti in una sala sold out.
L’apoteosi finale con la sciarpa dell’Oxford United di Gardener fa calare il sipario su una delle band cult della musica inglese.

SCALETTA
- Jump Jet
- Future Love
- Leave Them All Behind
- Charm Assault
- Unfamiliar
- Fifteen Minutes
- Dial Up
- Repetition
- Lannoy Point
- End Game
- All I Want
- OX4
- Taste
- Kill Switch
- Dreams Burn Down
- In a Different Place
- Vapour Trail
- In This Room
- Seagull