
Dopo il ritorno nella Berlino dei primi anni ’80 del precedente “Sonata a Kreuzberg”, Massimo Zamboni, ex CCCP, e CSI compie un nuovo viaggio : esce il 31 gennaio il nuovo album “La Macchia Mongolica” (Universal).
A oltre venti anni di distanza, Zamboni infatti torna in quella Mongolia che visitò insieme alla moglie e a Giovanni Lindo Ferretti e che aveva ispirato il terzo e ultimo disco dei CSI, “Tabula Rasa Elettrificata”. Dalla terra di Gengis Kahn e attraversata da Marco Polo, Marco scoprì di voler un figlio, due anni dopo è nata la sua Caterina con una macchia inequivocabile: un piccolo livido destinato a scomparire nel tempo, la cosiddetta macchia mongolica, segno che caratterizza oltre il 90% dei neonati mongoli e pochi altri al mondo.
“La Macchia Mongolica” è composto da 13 tracce quasi interamente strumentali, composte da Zamboni e suonate insieme a Cristiano Roversi e a Simone Beneventi: fra animali mitologici, leggende antichissime, e ancora paesaggi che diventano luoghi dello spirito, il disco è la colonna sonora di un’immersione spirituale, di un’esplorazione necessaria nella memoria più intima.
Non solo un disco, “La Macchia Mongolica” è d’altra parte anche un libro, scritto insieme a Caterina Zamboni Russia e edito da Baldini e Castoldi, e un film diretto da Piergiorgio Casotti.

Massimo Zamboni presenterà libro e disco in alcuni appuntamenti instore:
– 04 febbraio Feltrinelli Piazza Ravegnana 18:00 – Bologna
– 06 febbraio Feltrinelli 18:00 – Roma
– 06 febbraio Sparwasser 21:30 – Roma
– 07 febbraio Circolo Arci Trequanda 21:30 – Trequanda (SI)
– 07 febbraio Feltrinelli RED 18:00 – Firenze
– 08 febbraio Auditorium Loria 17:30 – Carpi
COPERTINA “LA MACCHIA MONGOLICA” – MASSIMO ZAMBONI

TRACKLIST “LA MACCHIA MONGOLICA” – MASSIMO ZAMBONI
- La macchia mongolica
- Sugli Altaj
- Khovd
- Shu
- Huu
- Altopiano ruota
- I cammelli di Bactriana
- Ome Ewe
- Djinn
- Mongolia interna
- Casco in volo
- Heavy desert
- Lunghe d’ombre