Archive: a Roma la rinascita del Barocco

Archive concerto 3 dicembre Roma

A partire dal XVII secolo, il Barocco inizia a diffondersi in tutta Europa nella filosofia, architettura, pittura, scultura e successivamente nella musica. Il genere (il cui significato in spagnolo è bizzarro) è una diretta conseguenza della positiva rinascita delle arti del Rinascimento, caratterizzato da estrosità e fantasia portate all’eccesso.

Antonio Vivaldi (conosciuto ai più per “Le Quattro Stagioni”) fu uno dei massimi esponenti della musica Barocca grazie alle sue sonate e concerti, create con lo scopo di stupire e meravigliare il pubblico.

Quasi 250 anni dopo, Darius Keeler e Danny Griffits, menti e tastieristi degli Archive, hanno riportato in auge un genere che, partendo dai suoni della musica classica si evolve in un labirinto sonoro che, più modestamente, oseremo chiamare trip hop.

Tuttavia, come il Barocco è l’evoluzione di una miriade di suoni, così il sound degli Archive è il risultato di anni di lavoro: dalla scena hardcore al trip hop, fino ad aprire i confini e buttarsi a capofitto nel progressive con vocalismi pop, nell’elettronica e, come sempre, nelle opere vocali del passato.

Il concerto degli Archive si sposta da Zona Roveri all'Estragon di Bologna

Negli ultimi 15 anni Keeler e Griffits si sono circondati di una vera e propria squadra, un collettivo di artisti che, diretti dai due maestri tastieristi, porta sui palchi di tutto il mondo il cuore – poi non così nero – degli Archive. Dave Pen alla voce e alla chitarra incanta come un giovane Thom Yorke mentre le voci di Pollard Berrier e della nostrana Maria Q prendono per mano il pubblico della Sala Sinopoli di Roma in un viaggio tra le ere.

Gentle Giant, King Crimson e Van Der Graaf Generator, una tradizione che dagli anni ’60 continua dal 1994 in poi per 25 anni di storia, di archivi musicali ben progettati ed eseguiti perfettamente così come i canoni della musica classica imponevano nel Settecento.

Keeler dirige l’orchestra mentre Griffits supervisiona, uno dinanzi all’altro ai lati del palco per meglio avere (e dare) una visione collettiva di uno show dai colori e dagli umori mutevoli.

SCALETTA

  1. You Make Me Feel
  2. Fuck U
  3. Pills
  4. Bullets
  5. Kings of Speed
  6. Wiped Out
  7. Pulse
  8. System
  9. Baptism
  10. The Hell Scared Out of Me
  11. Remains of Nothing
  12. Erase
  13. Finding It So Hard
  14. Collapse/Collide
  15. Controlling Crowds
  16. Dangervisit
  17. Again

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