Matt Simons è uno di quei cantautori che arriva dritto al cuore perché parla con il cuore in mano dei sentimenti che tutti noi abbiamo avuto la (s)fortuna di provare verso le proprie/i propri ex.
“After The Landslide” (“letteralmente “Dopo la frana”) è un’opera che si specchia a tutti gli effetti nel pop contemporaneo di Mark Ronson, Coldplay e Bruno Mars senza mai tralasciare l’amore per il soul e il jazz (da cui proviene l’artista dopo anni di gavetta).
In un Monk spoglio, Mr. Simons si siede al piano e guarda in faccia ognuna delle decine di persone presenti che assiepano pressochè la zona transenna e le sue vicinanze per uno show molto più che intimo, uno specchio che guarda diretto nell’anima del compositore americano.
Lo show si apre con quattro tracce estratte proprio dall’ultimo disco – “After The Landslide”, “Champagne Tears”, “It’s You” e “Made It Out Alright” – per poi viaggiare a ritroso nella breve memoria grazie anche all’aiuto di Chris Ayer, chitarrista che ha scaldato il pubblico poco prima con un mix di cover e brani originali.
Ci sono aneddoti legati alla Città Eterna (“Ricordo che 6 anni fa io e Chris abbiamo suonato in un ristorante, dovevamo iniziare alle 9 ma abbiamo iniziato a mezzanotte e devo dire che quello di stasera è un upgrade…” – “When The Lights Go Down”), vecchie canzoni (“Lose Control”), avvisaglie sulla comunicazione di coppia (“Open Up”) e sul chiamare la tua ex ubriaco alle 3 di notte (“Dust”).
Voce cristallina e relazione intima con il pubblico, Matt sorride e scherza come se stesse ancora in un piccolo locale jazz di Los Angeles e dopo 10 minuti di meravigliosa improvvisazione jazz su “Already Over You” regala un finale tutto emozioni ai presenti.
“Rimangono solo 3 canzoni alla fine dello show, divertitevi” – con queste parole Matt Simons suona la sua tripletta più famosa: “Catch & Release”, “Light In You” (scritta con Marco Mengoni) e la super hit “We Can Do Better”.
Non è importante la quantità di pubblico che hai di fronte ma l’artista che sei e Matt Simons si è dimostrato a tutti gli effetti un pezzo da novanta.
SCALETTA
- After the landslide
- Champagne tears
- It’s you
- Made it out alright
- When the lights go down
- Summer with you
- Lose control
- Open up
- Dust
- Amy’s song
- Already over you
- Not falling apart
- With you
- Catch & release
- Light in you
- We can do better