
Dopo il tributo a Jeff Buckley di Gary Lucas e The Niro e la serata italiana con Clavdio e Mox, arrivano Calexico e Iron & Wine a trasportare nel deserto americano il pubblico di Villa Ada.
Quattordici anni fa iniziava il sodalizio artistico tra Joey Burns, John Convertino e Samuel Ervin Beam con l’EP “In The Reins” (2005) poi messo in pausa e ripreso nel 2019 con l’album “Years To Burn”. In mezzo diversi dischi per Iron & Wine – di cui uno insieme a Ben Bridwell e uno con Jesca Hoop – e una manciata invece per i Calexico, di cui l’ultimo รจ “The Thread That Keeps Us” che li ha portati anche in Italia.
Di nuovo insieme e di nuovo a Roma per celebrare con il vasto pubblico presente a Villa Ada il legame – oramai sempre piรน indissolubile – tra il one man band e il gruppo di Tucson.
Telone giallo ad abbracciare i sei musicisti e atmosfera da casa di campagna, si accende la macchina con il brano che dร il titolo al nuovo lavoro, “Years To Burn” tra sketch e risate con il pubblico.
Qualche incursione nel mondo dei Calexico (“Flores Y Tamales”, “Sunken Waltz”), uno sguardo alla carriera di Iron & Wine (“Boy With A Coin”) e la cover di “Bring On The Dancing Horses” degli Echo & the Bunnymen (1986) a condire il piatto giร sostanzioso degli artisti americani.

Il bis รจ affidato a “Teeth In The Grass”, brano contenuto nel secondo disco di Iron & Wine, “Our Endless Numbered Day”, ad abbassare il sipario su una delle serate sicuramente piรน belle dell’estate romana 2019.
SCALETTA
- Years To Burn
- History of Lovers
- Midnight Sun
- Bring on the Dancing Horses (Echo & The Bunnymenย cover)
- The Bitter Suite (Pรกjaro / Evil Eye / Tennessee Train)
- What Heaven’s Left
- Red Dust
- Flores y Tamales
- Sunken Waltz
- Bitter Truth
- Falling From The Sky
- Naked As We Came
- Father Mountain
- He Lays in the Reins
- Prison on Route 41
- Boy With a Coin
- In Your Own Time
- Sixteen, Maybe Less
- Teeth in the Grass
