FABIO ZUFFANTI: la recensione di “In/Out” (2019)

NOME

Fabio Zuffanti

GENERE

Sperimentale

ESORDIO

Pioggia e Luce (2007)

ULTIMO ALBUM

In/Out (2019)

COPERTINA

Fabio Zuffanti copertina album "In/Out"

ELENCO CANZONI

Ascoltate attentamente perchè sono cambiate le nostre opzioni
Fase Uno
Gli Inconsolabili
In/Out
Violenza Domestica
I-O Coda
Se Ci Sei
In-quieti
Frantumazione

VIDEO/SINGOLI DALL’ALBUM

/

PUNTO DI VISTA

Fabio Zuffanti torna con il nuovo lavoro “In/Out” tra Battiato e Brian Eno alla ricerca di mondi musicali ancora inesplorati in Italia. Le 9 tracce del disco si avvalgono della collaborazione di alcuni dei più famosi musicisti italiani come Fabio Cinti (Targa Tenco 2018), Livio Magnini (Bluvertigo), Piergiorgio Pardo (Egokid), Nicola Manzan (Bologna Violenta), Enrico Gabrielli (Calibro 35).

“Sperimentazione” è una parola che in Italia è spesso stata abusata e talvolta affiancata alla musica prog, quella de Le Orme o della PFM, e non è un caso che solamente il nome “pop” di Franco Battiato sia uno degli esempi più riusciti di ‘cantautorialità sperimentale’, proprio quel modello che Fabio ricerca (e trova) in “In/Out” – caso vuole che proprio Zuffanti abbia pubblicato “Battiato: La Voce Del Padrone”, una biografia sul Maestro.

Fabio Zuffanti torna con il nuovo album dal titolo "In/Out"
Fabio Zuffanti – Foto di Giulia Ferrando

Suoni stranianti, effetti di chitarra, loop, batterie acustiche ed elettroniche, la tradizione che diventa futuro e il futuro che prende spunto dalla tradizione per cercare un nuovo sound. I Bluvertigo fanno capolino in brani come “In/Out” e “Violenza Domestica” e la delicatezza di Luigi Tenco accarezza l’ascoltatore in “Se Ci Sei”. Per questo disco Fabio Zuffanti ha deciso di apparire nella veste di compositore e musicista lasciando il canto alle raffinate corde vocali di Fabio Cinti che ha lavorato sugli abbozzi di melodie di Zuffanti fino a renderle qualcosa di totalmente personale. I testi sono stati sezionati e riscritti da Piergiorgio Pardo (Egokid). Il violino di Nicola Manzan (Bologna Violenta) e la ritmica di Paolo “Paolo” Tixi e Giovanni Pastorino (già con Zuffanti nella sua Zband) offrono vivacità e un alone orchestrale, colonna sonora di un viaggio sull’Apollo 13. Enrico Gabrielli (Calibro 35, Afterhours, The Winstons) è il cerimoniere di quell’unione tra musica antica e iper-spazio prog. Zuffanti parla di un mondo che, a conti fatti, ci offre quotidianamente la possibilità di avere tutto a portata di mano ma di quanto sia facile, a conti fatti, non afferrare poi realmente nulla.

VOTO: 7

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.