YOU ME AT SIX: la recensione di “VI” (2018)

NOME

You Me At Six

GENERE

Indie-Rock/Alternative

ESORDIO

Take Off Your Colors (2008)

ULTIMO ALBUM

VI (2018)

COPERTINA

Cover copertina album "VI" You Me At Six

ELENCO CANZONI

Fast forward
Straight to my head
Back again
Miracle in the mourning
3AM
IOU
Pray for me
Predictable
Danger
Losing You

VIDEO/SINGOLI DALL’ALBUM

 

PUNTO DI VISTA

Dopo aver collezionato dischi d’Oro e tour sold out nel Regno unito e in America, gli You Me At Six tornano con “VI”, nuovo album che si affaccia all’indie-pop cercando di accantonare l’attitudine alternative che ha sempre contraddistinto la band del Surrey.

“VI” è decisamente più pop-oriented senza tuttavia trascurare le origini rock del gruppo di Josh Franceschi che vuole oggi trovare una nuova identità a 10 anni dal disco d’esordio “Take Off Your Colours” anche con un tour che li vedrà tornare in italia per un’unica data il 1 febbraio al Santeria Social Club di Milano.

Il sesto lavoro degli You Me At Six di apre con “Fast Forward”, uno scatto in avanti dettato dalle linee di basso di Matt Barnes che guida la band verso un nuovo percorso pop e atmosfere notturne con un ritornello potente, tratto distintivo dei cinque inglesi. Ok, ora immaginate la puntata del season finale della vostra serie teen preferita del momento, prendiamo ad esempio Riverdale e schiacciate play su “Straight To My Head”: una corsa di notte per cercare di non lasciar andar via il vostro grande amore.

Recensione album "VI" You me At Six concerto a Milano il 1 febbraio 2019

In alcuni brani che compongono “VI” (“Back Again”, Miracle In The Mourning”) spuntano alcune glorie dell’indie-rock come Two Door Cinema Club e i Wombats tra le dita di Chris Miller (chitarra) per confezionare spot songs che entrano dannatamente in testa. “IOU” viaggia verso l’America dei Black Keys e delle produzioni dei Twenty One Pilots mentre la voce di Josh Franceschi guida il pubblico verso l’uscita del labirinto (“Pray For Me”) coperto di edere e rose.
Ma è il basso di Matt Barnes ancora una volta a dar luce al gruppo in “Predictable” e “Danger” mentre in “Losing You” – forse la migliore traccia di questo “VI” – c’è una tacita accettazione della perdita di qualcosa, di qualcuno di troppo importante da rimpiazzare. Abbracci confortanti e clima nostalgico.

Gli You Me At Six decidono di prendere in mano tutte le carte che finora hanno usato nei cinque album, raccoglierle tutte in un unico cestino e bruciarle.
Con “VI” si parte da zero: stessa band, nuova mente. La voce di Josh Franceschi si prende carico delle volontà della band e gli altri (specialmente il bassista Matt Barnes) portano la missione a compimento. In questo sesto lavoro gli You Me At Six hanno insegnato a molte band come conquistare la Luna, quello, cioè, che per molti è impossibile: cambiare, rimanendo se stessi.
Ma la strada è ancora lunga (e tortuosa).

VOTO: 7

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