Cacao Mental: “Abbiamo appena cominciato ad esplorare ” – INTERVISTA

Cacao Mental Intervista End of a Century

Cacao Mental – Foto di Enrico Valvo

Cacao Mental, progetto nato nel 2014 dal cantante Kit Ramos, Stefano Iascone e a cui si è aggiunto il chitarrista Marco Pampaluna che fonde cumbia, musica elettronica e psichedelia, sono stati scelti da Davide Toffolo (Tre Allegri Ragazzi Morti) per essere i protagonisti del primo Istituto Italiano di Cumbia e hanno annunciato le prime date dell’Invierno Caliente Tour in cui presenteranno l’album d’esordio “Para Extrañas Criaturas”.

Abbiamo fatto quattro chiacchiere con i Cacao Mental, uno dei progetti più interessanti dell’anno, per parlare del loro sound mix, del tour imminente e del loro rapporto con Davide Toffolo.

Cacao Mental Intervista End of a Century

Cacao Mental – Foto di Enrico Valvo

Siete un incontro tra cumbia, musica elettronica e psichedelia. Come siete arrivati alla creazione di questo nuovo genere? Ci sono dischi o artisti che vi hanno portato alla creazione finale del vostro sound?

Siamo arrivati naturalmente, ognuno ha contribuito con la sua attitudine personale, facendo quello che desiderava fare. Tutti e tre siamo appassionati di cumbia e psichedelia, l’elettronica ci interessava come strumento espressivo, ci dava un sacco di possibilità. Stefano (Iasko) Iascone stava cuocendo questa idea da anni e ci ha lavorato in modo meticoloso e quasi ossessivo. È stata una strana miscela di lungo e duro lavoro e poi un colpo di fulmine di insieme. Più che arrivati, abbiamo appena cominciato ad esplorare. 

Artisti di riferimento? Calle 13, Lila Downs, Residents, Los Lobos… sono tanti.

Come affermato da voi, “Davide Toffolo è un cumbiero”. Quanto le sue idee hanno influito sui brani di “Para Extrañas Criaturas”?

“Para Extrañas Criaturas” è un lavoro di ricerca, scrittura ed arrangiamento durato quattro anni. A parte ovviamente la “Cumbia Triste” in cui è stato fisicamente e creativamente presente, il contributo di Davide è stato il suo entusiasmo, la sua empatia, la sua afición, come la chiama Hemingway in “Addio Alle Armi”. Ha capito subito quanto noi quello che stavamo facendo. Questo fa di lui un cumbiero come noi. 

"Para Extranas Criaturas" cover copertina album Cacao Mental

Colori, suoni dal Sud America e modernità elettroniche, la vostra musica è senza tempo. Qual è il vostro background sonoro? E quali sono i vostri artisti preferiti del momento?

Noi diremmo attuale. La nostra musica e’ un qui-ed-ora, la eseguiamo dal vivo seguendo l’estro e gli stati d’animo del momento. Dal nostro punto di osservazione, accade, e basta.
Il tempo, come collocazione storica, nella musica pop è un riferimento funzionale come i costumi nel cinema. “Get Lucky” dei Daft Punk e’ smaccatamente seventies eppure nessuno lo definirebbe nostalgia o semplice citazione. Sono suggestioni che funzionano, sono clichè estetici che fanno parte del patrimonio di tutti, sia che chi ascolta ne sia consapevole o meno.
Siamo attratti sia dalla parte viscerale sia dalle possibilità tecniche dei linguaggi che ci piacciono. Ce ne piacciono tanti. Possiamo passare da Jon Spencer Blues Explosion a Miss Keta, da Lady Gaga alle Shaggs. Non c’è un artista preferito del momento. Siamo onnivori. 

La collaborazione con Paolo Baldini vi ha, per così dire, aperto il terzo occhio: nel vostro futuro ci sarà spazio per un album dalle atmosfere più dub e reggae?

Chi lo sa. A noi piace sia l’uno che l’altro. Lavorare con Paolo Baldini ci ha arricchito molto, e come le migliori esperienze, al di là della cifra stilistica di genere, ciò che fa <click> è il lato umano, puro e semplice, empatia e affinità: le persone giuste ti aiutano a conoscerti meglio, a vedere diversamente quello che fai.   

Cacao Mental le date dell'Invierno Caliente Tour

Il tour parte il 13 ottobre da Padova, siete emozionati? C’è un palco sul quale vorreste assolutamente esibirvi in un prossimo futuro? 

Impazienti, più che emozionati. Impazienti. Ci piacerebbe andare allo Sziget, dove siamo stati diverse volte coi Figli di Madre Ignota, come ci piacerebbe lo Sherwood, Radio Onda D’Urto, Arena di Verona e molti altri ma più di tutto ci piacerebbe suonare a Tingo Maria, sarebbe un po’ come tornare a casa.

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.