Elvis Presley, esce il 6 aprile “Elvis Presley: The Searcher (The Original Soundtrack”

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Esce venerdì 6 aprile Elvis Presley: The Searcher (The Original Soundtrack) – colonna sonora del documentario in due episodi dedicato al King of Rock e diretto dal regista vincitore di Emmy e Grammy Awards Thom Zimmy – per la Legacy Recordings, la divisione Catalogo di Sony Music Entertainment, e RCA Records.

L’album Elvis Presley: The Searcher (The Original Soundtrack) è disponibile in formato digitale e analogico, comprende la versione standard di 18 brani, un cofanetto Deluxe di 3 cd e un vinile 12” doppio LP. La colonna sonora ha una selezione di 18 pezzi di Elvis Presley scelti tra le sue hit di più grande successo, le sue performance più emozionanti e le versioni alternative dei brani che sono il cuore del rivoluzionario documentario sulla vita del cantante. Il docu-film parte dalle origini blues e country di Elvis, passa poi per la clamorosa influenza che la sua figura esercitò nella cultura popolare, e giunge infine alla sessione di registrazione del 1976 nella Jungle Room di Graceland.

GUARDA QUI IL TRAILER DI ELVIS PRESLEY: THE SEARCHER

 

Il documentario è diviso in due parti, uscirà in anteprima negli Stati Uniti su HBO il 14 aprile 2018, presenta filmati che documentano la vita e la carriera di Elvis come un mezzo per esplorare la sua singolare e complessa visione della musica. Il cofanetto di 3 cd comprende diversi contenuti speciali, con l’aggiunta di 37 brani di Elvis e di un disco speciale con brani accuratamente selezionati: alcuni sono brani originali scritti da Mike McCready (chitarrista dei Pearl Jam) per Elvis Presley: The Searcher, in più troviamo il brano Wooden Heart suonato da Tom Petty and The Heartbreakers, ed infine tutta la musica che ispirò Elvis (tra cui classici R&B e country e Home Sweet Home cantata da Gladys Presley, sua madre). La versione Deluxe contiene anche un libro con copertina rigida di 40 pagine composto di fotografie rare, informazioni esplicative sui brani da parte di Warren Zanes e commenti del regista Thom Zimny.

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Tom Zimny scrive di Elvis Presley: The Searcher:

“La colonna sonora era nella mia testa sin dall’inizio. Non stavo solo girando un film, stavo pensando alla collezione di brani che avrei scelto per una persona che avendo guardato il film volesse completare l’esperienza, come io ho sempre fatto. Fortunatamente, i nostri amici alla Sony hanno dato a me e alla squadra di The Searcher l’opportunità di creare questa collezione. Era nella mia testa da molti anni. Per me questa collezione è parte del film”.

Warren Zanes scrive nel libro che si trova all’interno del Elvis Presley: The Searcher (The Original Soundtrack [Deluxe Box Set]:

“Quindi, in questa collezione, l’ascoltatore non trova semplicemente un pacchetto dei più grandi successi di Elvis ma bensì il ritratto di un artista curato canzone dopo canzone (…) un artista che in modo costante e coraggioso ha dato tutto se stesso nelle sue performance, come se nell’atto di offrirsi riuscisse a trovare qualche parte mancante di se. La verità nella sua voce, alla fine, era il suono di un cercatore. Nel corso della sua carriera ha costruito il repertorio più profondo che si possa trovare nell’ampio e bellissimo scenario della musica americana”.

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Bruce Springsteen, impegnato fino a dicembre a Broadway, è un grande amante di Elvis Presley e osserva che il King of Rock apparteneva ad una categoria particolare nel pantheon degli artisti:

“Di questi artisti percepisci la straordinaria inventiva: non sai bene dove andranno, non sai esattamente cosa stanno facendo, ma lo scopri solo mentre la musica sta andando… Sei fuori da ogni confine e l’unica cosa che sai è che ti trovi in un posto originale ed emozionante”.

Tom Petty, scomparso pochi mesi fa, ha detto di Elvis nel documentario:

“Che Dio lo benedica. Era la luce per tutti noi, noi gli siamo tutti debitori per aver iniziato questa battaglia. Non aveva una road map ma ha forgiato il percorso, cosa fare e cosa non fare, e non dovremmo commettere l’errore di parlare di un grande artista solo in base a quello che è accaduto dopo. Dovremmo soffermarci solo su ciò che ha fatto, perché ciò che ha fatto è stato qualcosa di inimitabile ed eterno, ci ha lasciato solo grande, grande musica”.

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