NOME
The Zen Circus
GENERE
Rock/Pop
ESORDIO
About Thieves, Farmers, Tramps and Policemen (1998)
ULTIMO ALBUM
Il Fuoco In Una Stanza (2018)
COPERTINA

ELENCO CANZONI
Catene
La Stagione
Il Mondo Come Lo Vorrei
Sono Umano
Il Fuoco In Una Stanza
Low Cost
Emily No
Rosso o Nero
Quello Che Funziona
Panico
La Teoria delle Stringhe
Questa Non è una Canzone
Caro Luca
VIDEO/SINGOLI DALL’ALBUM
PUNTO DI VISTA
di Matteo Mantovani
Vent’anni di carriera, decimo disco in studio, migliaia di concerti ovunque e una dignità artistica musicale da fare invidia a tutti ma proprio a tutti.
Lo dico subito, “Il fuoco in una stanza” è un disco magnifico.
Sono passati poco più di un anno e sei mesi dalla pubblicazione de La Terza Guerra Mondiale anch’esso lavoro riuscitissimo, e quando sono venuto alla scoperta di un’altra uscita in tempo cosi breve non mi ero fatto un’aspettativa troppo ambiziosa sui brani nuovi ma questo era un parere personale e soprattutto sbagliato.
La band qualche mese prima dell’uscita dell’album ha dichiarato di esser stata travolta da un mare di idee e brani nuovi piovuti addosso dal nulla e colpito da questa frase posso senza dubbio usarla come chiave di lettura dell’intero lavoro, pezzi diretti senza troppa retorica e che fin da subito entrano, colpiscono e rimangono, state sicuri non potrete non canticchiare ad esempio il ritornello di Sono Umano dopo il primo ascolto, uno dei pezzi più ispirati e belli del disco, o di Rosso o Nero un altro grande brano in classico stile Zen Circus, con un testo bizzarro e assolutamente moderno, giusto per restare in tema.
Catene e Il Fuoco In Una Stanza sono i due singoli estratti dall’album prima della sua uscita, due brani straordinari che sono sicuro diventeranno due capisaldi della scaletta degli Zen da qua in avanti, personalmente invece ho assolutamente adorato Stagione un brano che parla di noi, della nostra generazione dolorosa, e diciamolo subito, Appino ci ha da sempre abituato bene con liriche straordinarie e qua ha fatto davvero centro, un capolavoro, un inno.
Stesso discorso se vogliamo per Low Cost seppur appartenente ad uno stampo più rock e meno intimo musicalmente, il testo vi farà riflettere, mi ha colpito.
Quello Che Funziona è esattamente ciò che voglio vedere dal vivo tra un mese con l’inizio del tour ed è il classico marchio di fabbrica Zen, il brano che immagini e che speri ci possa sempre essere in un disco della band, una potenza tremenda racchiusa in quasi tre minuti.
Un duetto enorme che ci fa capire la bellezza di questo nuovo album di Appino e soci, parlo di Panico e La Teoria delle Stringhe difficile ascoltarne una senza l’altra, canzoni travolgenti, musicalmente perfette e dopo qualche ascolto le si sta cantando a squarciagola, non verranno mai saltate in un ascolto futuro, poco ma sicuro.
Se invece devo proprio trovare un pezzo che non mi ha convinto a pieno è Emily No sia chiaro non la disprezzo ma gli altri brani citati hanno qualcosa in più, invece Caro Luca e Questa Non è una Canzone sono gli ultimi due pezzi del disco, riservati, specialmente la prima, ti portano in uno scenario appartato, vengono messi da parte riff travolgenti e incessanti per lasciar spazio a qualcosa di personale, le ascolterete in silenzio, godendovi i racconti di Appino.
Dal 2016 il quarto Zen è il Maestro Francesco Pellegrini, dal vivo membro preziosissimo, mentre una certezza Karim Qqru e Ufo, a loro dobbiamo la straordinaria riuscita musicale di Il Fuoco In Una Stanza uno dei dischi più belli dell’anno che porta avanti una realtà bellissima da ormai vent’anni chiamata Zen Circus.
Finché esisteranno band come questa, cosa avremo da temere?