Bjork racconta di aver subito molestie sessuali da un regista danese

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Bjork ha diffuso su Facebook i dettagli della sua esperienza di molestia sessuale.

La cantautrice di Reykjavik ha descritto sul suo profilo social, l’incontro con un regista danese senza nome (Lars Von Trier?) che le ha detto quanto sia una legge universale che un regista possa toccare e maltrattare le sue attrici a piacimento, senza alcuna conseguenza nell’industria cinematografica.

“Quando ho girato, più volte il regista, mi ha punito e sono stata incorniciata come quella difficile. A causa della mia forza e perché non avevo niente da perdere, senza ambizioni nel mondo degli attori, mi sono allontanata e ripreso solo nel giro di un anno”.

La dichiarazione di Bjork segue la notizia che il produttore cinematografico Harvey Weinstein sia stato denunciato per molestie sessuali dopo decenni di cattiva condotta. Molte donne (e uomini) hanno da allora presentato le proprie storie di abusi, sia nell’industria cinematografica che nel mondo, dove purtroppo questo comportamento è comune per quelle persone che hanno posizioni di potere.

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Ecco la traduzione del post su Facebook di Bjork:

“Sono stata ispirata dalle donne ovunque che stanno parlando online per raccontare la mia esperienza con un regista danese. Perché provengo da un paese che è uno dei luoghi mondiali più vicini all’eguaglianza tra i sessi e nel momento in cui ho raggiunto una posizione di forza nel mondo della musica e con un’autonomia guadagnata, è stato estremamente chiaro per me quando sono entrata nel mondo delle attrici che la mia umiliazione e ruolo come essere sessualmente minore molestato era la norma eper il regista e lo staff di una dozzina di persone che l’avevano permesso e incoraggiarono. Mi sono resa conto che è un fatto universale che un regista può toccare e maltrattare le sue attrici a volontà e l’istituzione del film lo permette. quando ho girato più volte il regista, mi ha punito e ha creato per la sua squadra un’impressionante rete di illusioni dove sono stato incorniciata come essere difficile. A causa della mia forza, della mia squadra e perché non avevo nulla da perdere senza avere ambizioni nel mondo degli attori, mi sono allontanata e ristabilita in un anno. sono preoccupata però che altre attrici che lavorano con lo stesso uomo non lo hanno fatto. Il regista era pienamente consapevole di questo gioco e sono sicura che il film che ha fatto dopo è stato basato sulle sue esperienze con me. Perché ero la prima che parlò e a mio parere lui ha avuto un rapporto più equo e significativo con le sue attrici dopo il mio confronto, quindi c’è speranza e speriamo che questa affermazione supporti tutte le attrici e gli attori.
Interrompiamo questo
C’è un’ondata di cambiamento nel mondo
Con gentilezza
Björk”.

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