LIAM GALLAGHER: quali canzoni degli Oasis canta dal vivo?

Liam Gallagher ha annunciato il tour nelle arene di Regno Unito e Irlanda con 10 nuove date e arriverà venerdì 1 settembre all’Home Festival di Treviso, unico concerto italiano del cantante di Manchester.

Dopo il successo di Glastonbury e al Reding & Leeds 2017, l’ex Oasis è pronto da ottobre a intraprendere un tour vero e proprio come solo i grandi cantanti sanno fare.
Liam pubblicherà entro l’anno As You Were, primo album da solista, che è stato anticipato da tre canzoni immancabili dal vivo: Wall Of Glass, Chinatown e For What It’s Worth.
Ma oltre alle canzoni del suo album solista, il minore dei Gallagher, non può esimersi dal suonare dal vivo alcuni brani degli Oasis e dei Beady Eye.

Quali canzoni degli Oasis suonerà Liam Gallagher durante il tour da solista?

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La voce di Manchester è molto legato ai primi tre album della band, Definitely Maybe (What’s The Story) Morning Glory? e Be Here Now. Proprio da questi LP, Liam prende spunto per la sua scaletta del tour da solista.
Alan McGee, storico manager della band, dichiara che ci sarà una reunion degli Oasis entro il 2019.

ROCK’N’ROLL STARtraccia di apertura di Definitely Maybe e manifesto futurista a quello che diventerà la band in meno di un anno, è anche la canzone scelta da Liam per aprire i suoi concerti.

SLIDE AWAY – traccia numero 10 di Definitely Maybe, è una delle canzoni rock d’amore per eccellenza degli Oasis. Canzone particolamente cara ai fratelli Gallagher perché è nata da una chitarra Les Paul prestata a Noel da Johnny Marr, ex chitarrista dei The Smiths.

MORNING GLORY – (What’s The Story) Morning Glory? è il secondo album degli Oasis, ad oggi il più conosciuto della band di Manchester con 16 milioni di dischi venduti in tutto il mondo. Morning Glory è la title track del disco monito del Britpop ed è una slang inglese che significa “Cosa succede in questo giorno di gloria?”.

D’YOU KNOW WHAT I MEAN? – Nel 1997 è stato difficile replicare il successo di Definitely Maybe e (What’s The Story) Morning Glory? ma gli Oasis tirano fuori un altro capolavoro non troppo amato dalla critica che invece adorerà Ok Computer dei Radiohead e Urban Hymns dei The Verve usciti lo stesso anno. D’You Know What I Mean? è un’altra domanda, che segue quella di due anni prima, è il primo singolo di Be Here Now tra feedback sonori e la voce di un Liam sempre più arrogante.

BE HERE NOW – E’ la canzone che dà il titolo al terzo album dei Gallagher e manifesto di ciò che la band voleva dimostrare in quel momento: stare ora qui. La rappresentazione di un momento storico in una delle canzoni meno eseguite dal vivo dalla band negli anni a seguire. Liam ha voluto farla sua per il tour da solista per l’appiglio musicale che riesce a creare nei fan della prima ora.

WONDERWALL – La chiusura perfetta che Liam non ha voluto lasciare nell’armadio. Decretata da un sondaggio di Radio X come la canzone britannica più bella di tutti i tempi, il singolo ha venduto oltre 1 milione di copie.

LIVE FOREVER – Cantata in occasione del One Love Manchester, a favore delle vittime del concerto di Ariana Grande a maggio. Live Forever è un inno, una preghiera per non far morire mai la speranza e Liam lo sa bene. 

DON’T LOOK BACK IN ANGER – Il brano è diventato il manifesto della rinascita di Manchester e di tutti quei paesi colpiti dalla follia dell’Isis. Liam Gallagher lo ha eseguito una sola volta, a cappella, durante il festival di Glastonbury. Chissà che lo sentiremo spesso durante il suo tour solista…

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