“Con te non ci torno più” è il nuovo singolo di Albe, all’anagrafe Alberto La Malfa, cantautore e musicista nato ad Alfianello, in provincia di Brescia, noto per aver partecipato alla ventunesima edizione di Amici. Al talent ha presentato il suo primo inedito, “Millevoci”.
Il nuovo singolo segna un’evoluzione nel percorso sonoro dell’artista bresciano e aggiunge un tassello importante al cammino che lo condurrà alla pubblicazione del suo primo album, atteso per l’autunno 2025.
Al centro della narrazione di “Con te non ci torno più” c’è la consapevolezza di una fine e, al tempo stesso, l’inizio di una rinascita personale. Il testo affronta il tema della mancanza con lucidità e delicatezza: la separazione non viene raccontata come una frattura traumatica, ma come un passaggio necessario, quasi fisiologico, per imparare a ritrovare sé stessi. Una canzone che Albe descrive come “onesta e senza filtri, oltre ad avere un sound in cui mi riconosco”.
Come nasce “Con te non ci torno più”?
Nasce da un flusso di coscienza durante una sessione. Ci eravamo stancati di alcuni brani e di come uscivano e volevamo cambiare un po’. Abbiamo preso nuove sonorità, una batteria stile U2 e ho scritto il testo pensando a me e a varie sensazioni.
Sulla copertina del singolo c’è un vassoio, un oggetto della casa dei nostri genitori e nonni. Come mai?
L’album avrà un concept, sarà un album casalingo e perciò volevamo mantenere un certo immaginario nei singoli, abbiamo fatto alcuni scatti dentro una casa. Sulla copertina di “Cercapersone” c’è una teiera, qui un vassoio.
Puoi anticipare qualcosa sul nuovo album?
A livello di genere sarà un album variegato. Ci saranno ballad, canzoni euforiche e ci sarà il sax. Passo dal vivace al triste e tutte le mie canzoni rispecchiano me.
A inizio 2025 hai pubblicato l’EP “Abbatteremo i motel e torneremo a far l’amore in mezzo ai campi”. Perché proprio i motel?
Era una frase slogan della mia discoteca quando facevo il dj in mezzo ai campi a Brescia. L’ho ripresa perché mi rappresenta appieno.
Nel 2024 hai pubblicato una rivisitazione del brano di Max Pezzali, si chiama “Tornami addosso (Eccoti)”. Cosa ti lega a Max?
Il ricordo che mi lega di più a Max è la colonna sonora del Pianeta del Tesoro. Su TikTok una volta ho scritto un remix su “Eccoti” e il mio management lo ha proposto a Warner. Ero entusiasta quando è arrivato l’ok.
Tra le varie cose hai co-scritto il brano “Cado”, per il disco di LDA. Ti ci vedresti come autore in futuro?
Non è certamente un lavoro facile ma magari, crescendo un po’, potrei sviluppare molte skills da autore.
Cosa pensi che ti abbia dato Amici in più rispetto ad altre esperienze?
Se sono qui lo devo ad Amici, mi ha dato tanto. Durante il Covid è stato pesante a livello mentale e organizzativo ma la questione è sempre nel dopo…
In che senso?
Dipende quanto veramente vuoi fare questo mestiere. Insomma bisogna tirare fuori le palle e fare quello che si deve fare. Non bisogna pensare solo al posizionamento. L’anno scorso non ci ha obbligato nessuno a fare l’Apollo o altri piccoli club ma non pensare ai numeri ma fare i live e basta.
Alcuni tuoi colleghi, come ad esempio Sangiovanni, hanno vissuto un momento di burnout dopo il talent e i vari impegni connessi. Tu hai mai provato una crisi?
C’è stato un momento di crisi solo dopo il calare dei numeri dopo Amici. Ma è normale. Lì facevo 70 mila ascolti, ora meno di un sesto di quel numero. Ma sto bene, ho accettato il cambiamento perché bisogna puntare sul lungo termine e non sul breve. Gli unici numeri che mi interessano sono solo quelli dei live.
Nel 2024 hai vinto Area Sanremo con “Finalmente”. Ma il palco dell’Ariston è ancora il sogno per i giovani cantautori?
Partendo dal presupposto che se sei un cantautore, lo fa perché ti piace farlo e non per i soldi. Solo per la musica. Sanremo è il palco più grande in Italia, ho sicuramente quel sogno.
