Alessio Alessandra: «Metto in campo la mia emotività rievocando il Commissario Cassarà»

Alessio Alessandra

“L’angelo di via Croce Rossa” è il nuovo brano di Alessio Alessandra, un’opera narrativa e una romantica rievocazione di un uomo normale, Ninni Cassarà, che ha scelto di rendere la sua vita straordinaria.

Vice Capo della Squadra Mobile di Palermo, Cassarà fu stretto collaboratore del giudice Giovanni Falcone. Il suo lavoro fu cruciale per istruire il primo maxiprocesso contro Cosa Nostra. La sua vita fu spezzata il 6 agosto 1985 quando venne ucciso sotto casa sua a Palermo. Da allora è diventato un simbolo di integrità e dedizione alla giustizia nella lotta contro la mafia.

“Mi sono avvicinato alla sua storia – racconta Alessio Alessandra – grazie ai percorsi imprevedibili che l’attività di un’artista traccia senza preavviso. Marcello Alessandra, psichiatra e scrittore, ha pubblicato un libro sul Commissario Cassarà, da cui verrà realizzato uno spettacolo teatrale. Mi ha chiesto di scrivere le musiche ed è venuta fuori, tra le altre cose, questa canzon poi impreziosita dagli arrangiamenti ed orchestrazioni del compositore Salvo Ferrara”.

Qual è la difficoltà più grande nel raccontare le vite di personaggi di questo spessore umano?
Probabilmente la cosa più complessa è raggiungere il giusto grado di empatia, di immedesimazione. Per me, scrivere di “Ninni” è stato come conoscerlo personalmente, ho avuto davvero la sensazione di percepire la sua presenza durante la composizione. Mi sono affezionato a lui, al di là della sua nota storia di capo della squadra mobile di Palermo. C’è stato alla base uno studio della vita di Cassarà e della tematica “mafia”, poi ho messo in campo la mia emotività, ma ho sempre cercato di trattare con massima cautela l’argomento, con religioso rispetto. Non ho la pretesa di avere scritto una canzone, per così dire, cronistica, ma una canzone romantica in cui la creatività ha preso spunto da una vita reale.

Se potessi racchiudere la canzone in un’immagine, quale sarebbe?
Le immagini sarebbero due sovrapposte o affiancate: una ritrae Ninni durante l’esame testimoniale reso al processo per la morte di Rocco Chinnici, con la sua postura fiera, la fermezza delle sue risposte e l’intransigenza di fronte all’obiettivo di contribuire a fare giustizia; l’altra lo ritrae sorridente, con i suoi baffoni e gli occhiali da sole a goccia nell’atto di abbracciare la sua amata Laura. Questa è la sintetica ambivalenza dell’uomo e dello sbirro (come lui amava definirsi) che la mia canzone ha cercato di tratteggiare.

C’è qualche suono o dettaglio nascosto nell’arrangiamento che ami particolarmente?
Di questa canzone, come di consueto, ho scritto musica e parole. L’arrangiamento è stato opera del bravissimo compositore Salvo Ferrara, che ha elevato la mia creazione ad una dimensione sognante. E’ a lui quindi che dovrebbe rivolgersi la domanda. Ma se devo dire la mia, Salvo ha cucito un vestito addosso alla mia canzone elegante e seducente.

Ti piacerebbe farne una versione live completamente diversa?
La riproposizione dal vivo delle canzoni registrate in studio è sempre un’avventura. Si inizia quasi sempre con un po’ di frustrazione, data dal non potere (quasi mai) avere sul palco tutti gli strumenti utilizzati in studio, ma si giunge poi a scoprire nuove frontiere. In questo caso, se consideriamo che la canzone è stata prima composta con il pianoforte, poi riportata sulla chitarra in una prima esecuzione live in anteprima ed infine arrangiata per orchestra, ebbene….non so cosa aspettarmi per il futuro. Di certo, avrà già un carattere nuovo quando verrà eseguita all’interno dello spettacolo cui facevo cenno accompagnato da tre musicisti.

Quali sono i tuoi programmi per il futuro? C’è un disco all’orizzonte?
Qualcosa bolle sempre in pentola, tanti i propositi ed alcune cose belle già in cantiere. Innanzitutto, lo spettacolo su Ninni a partire dal nuovo anno, in cui io sarò in scena con le musiche dal vivo. In estate, porterò di nuovo sul palco un mio vecchio spettacolo “Musica senza confini”, ma stavolta con l’orchestra di fiati di Aliminusa, diretta dall’amico e compositore Totò Nogara. Per il resto, sì…conto di tornare in studio di registrazione molto presto. Ho l’idea di un disco ma, probabilmente, sarà una specie di concept album. Non anticipo altro.

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