
Il cantautore pop siciliano Gero Riggio è tornato con “Il Tuo Profumo”, a due anni dal terzo album “Etere” e traccia un nuovo percorso di scrittura per l’artista. “A 38 anni avevo bisogno di uscire fuori dagli schemi del pop che ho prodotto finora – afferma Gero Riggio – questo brano mi ha permesso di fare un passo avanti nella produzione della mia musica”.
Ha fatto ricerca e approfondito il suo stile, trovando una nuova dimensione in cui collocare “tutto quello che verrà da ora in avanti. In questi due anni ho viaggiato molto e in ogni luogo ho trovato piccoli ciottoli colorati, che mi hanno consentito di costruire un mosaico bellissimo”. “Il Tuo Profumo” rimarca una messaggio antico e profondo: bisogna saper aspettare, accettare di essere l’antagonista, avere il coraggio di lasciarsi andare.

“Il tuo profumo” è dedicata a qualcuno in particolare?
Il realtà no, nella maggioranza delle volte le mie canzoni mischiano vita vissuta a immedesimazione negli altri. La mia sensibilità mi spinge sempre a scrivere quello che in un preciso momento voglio raccontare. Ne “Il Tuo Profumo” ho provato a trattare con ironia e leggerezza una cosa molto comune: una coppia di amici in cui lui è innamorato di lei ma non riesce a dirglielo anche se lo dimostra con ogni segnale, e lei pensa ad un altro (interesse non ricambiato) e non si accorge che forse è il suo amico che potrebbe darle quell’amore. Una storia di complicità, di una linea sottile tra amicizia e amore.
Hai detto di aver fatto ricerca e approfondito il tuo stile per il brano. Puoi dirci di più?
Rispetto al passato, con la mia produzione abbiamo cercato di alzare l’asticella in termini di qualità: abbiamo ricercato suoni e costruito arrangiamenti minimali, diretti ma di altissimo livello. Oggi credo che per distinguersi dalla enorme quantità di musica rilasciata ci debba essere lungimiranza in quello che si vuole raggiungere. Dal punto di vista di scrittura ho cambiato approccio: mi sono immedesimato di più nel quotidiano, nelle cose piccole che mi succedono o che succedono agli altri. Ho trovato un nuovo modo di esprimerle. Interessante.
Il brano apre a un nuovo percorso discografico. Che idee musicali stai buttando giù per i prossimi mesi?
In realtà, momento spoiler, esistono già diverse canzoni sulle quali stiamo lavorando. Alcuni viaggi fatti negli ultimi due anni mi hanno permesso di trovare il giusto momento e la giusta ispirazione per scrivere nuova musica. “Il tuo profumo” è solo il primo ciottolino colorato di un mosaico bellissimo fatto di canzoni molto importanti che spero di fare uscire presto. Ma mi concedo il tempo necessario per farle uscire nel miglior modo possibile.
Hai suonato al Concertone del Primo Maggio a Roma e a quello di Radio Italia a Milano. Cosa ti rimane di quelle esperienze? C’è un palco su cui vorresti salire?
Esperienze del genere lasciano il segno: ti mettono davanti migliaia di persone, gli occhi della stampa e un traguardo molto importante. Ti fanno capire che la strada è quella giusta, che anche tu hai qualcosa da dire e da dare. Sono momenti che porterò sempre nel mio cuore. Un ragazzo con lo zaino pieno di sogni e di canzoni che da un piccolo paesino della Sicilia arriva al Palco dei grandi. Da piccolo l’ho sognato tante volte e spero di poter ripetere spesso esperienze del genere. Vedremo dove mi porterà la musica.
