Criso, nome d’arte di Gregorio Vannacci, pubblica il suo nuovo singolo “Rimorso”, scritto ripensando ad un’estate costellata di ricordi ancora vividi nella sua mente
“Parla della nostalgia e del rimpianto per tutto quello che non c’è stato ma che avrebbe potuto
essere”. Quante volte per paura non siamo riusciti a viverci a pieno qualcosa che avrebbe potuto
renderci, semplicemente, felici? È così secondo Criso che si creano i rimorsi, ripensando a quello che “sarebbe potuto andare diversamente”.
Quando nasce “Rimorso”? È legata a una persona in particolare?
“Rimorso” nasce durante un pomeriggio di primavera: guardavo dalla mia finestra un tramonto che giorno per giorno tardava sempre di più ad arrivare e con l’estate più vicina iniziai a ripensare a quella trascorsa l’anno precedente. Riaffiorarono tutti i sorrisi, la leggerezza e anche quel piccolo rimorso che avevo nascosto legato ad una ragazza che conobbi a Tropea.
Il brano ha un andamento spagnoleggiante. Come nasce la musica?
“Rimorso” nasce come un brano chitarra e voce, mentre lo componevo ero convinto di volergli dare una parvenza spagnola ed è stato possibile grazie al mio produttore Davide Gobello.
Sulla copertina di “Rimorso” cammini sugli scogli. Dove sei? Puoi raccontarci di quel momento?
La foto della copertina di “Rimorso” è stata scattata a Gennaio davanti al mare di Castiglioncello per ricreare al meglio l’atmosfera del brano. Era una giornata fredda e ventosa ma ugualmente piacevole grazie anche alla collaborazione con la fotografa irene arditi.
C’è un rimorso che ti attanaglia l’anima ancora oggi?
Ad oggi non ho alcun rimorso che mi tormenta, ho solo obbiettivi da realizzare e molte cose che vorrei fare. Nel caso non dovessi riuscire a raggiungere queste mie ambizioni vivrei sicuramente con un rimorso troppo amaro per dedicargli una canzone.