
Il rapper milanese Ghali si è recato a La Mecca, in Arabia Saudita, per il Ramadan e ha pubblicato sulla sua pagina Instagram uno scatto che lo ritrae in preghiera nella città santa islamica in cui è nato Maometto.
La tradizione vuole che per il mese di digiuno, che termina martedì 9 aprile, i fedeli camminino intorno alla kaaba, la costruzione al centro della sacra moschea, considerata il luogo più sacro dell’islam.
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I primi giorni di Ramadan di Ghali
Durante i primi giorni del Ramadan, Ghali aveva pubblicato un testo su Instagram ricordando che il mese di digiuno sarebbe stato «il momento giusto per vivere la gratitudine che ho per Dio, per tutta la gente che in questo Paese ha dimostrato di saper stare dalla parte giusta e grazie alla quale non mi sono sentito solo».
Poi il cantante ha scritto: «Dove la politica strappa, gli artisti cuciono. Dove la politica alza i muri, gli artisti creano ponti». L’augurio finale è ramadan mubarak: ovvero “che il ramadan sia benedetto”.
Lo stop al genocidio di Ghali a Sanremo 2024
Nato a Milano da genitori tunisini, Ghali è cresciuto nel quartiere Baggio, nella periferia milanese. Durante la sua prima partecipazione al festival di Sanremo con il brano “Casa Mia”, il cantante aveva lanciato il messaggio “Stop al genocidio” al termine di una sua esibizione al Teatro Ariston.
La frase è stata pronunciata in riferimento agli attacchi di Israele ai danni del popolo palestinese, suscitando polemiche e accuse da parte della comunità ebraica di Milano e Roma.

